Combustibile molto richiesto, qual è la tipologia di pellet più economica? La risposta sorprende tutti.
Sono in molti a chiedersi quale sia il pellet più economico tra le varie soluzioni disponibili in commercio. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Televisione, asciugacapelli, lavatrice e molto altro ancora. Sono davvero tanti gli apparecchi presenti nelle nostre abitazioni e che hanno un peso non indifferente sul costo finale delle bollette da pagare. Tra queste si annovera anche il riscaldamento che, nel corso dei mesi invernali, porta a sostenere dei costi particolarmente elevati. Non crea stupore pertanto il fatto che in molti siano alla ricerca di fonti alternative grazie alle quali poter risparmiare un bel po’ di denaro.
A tal proposito, ad esempio, abbiamo già avuto modo di vedere assieme che è possibile optare per un bonus per l’acquisto e la messa in opera di una nuova stufa a pellet. Proprio soffermandosi su questo combustibile, non passa inosservato l’aumento dei prezzi, tanto da portare a chiedersi quale sia la tipologia più economica disponibile in commercio. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Pellet, attenzione, qual è quello più economico? Ecco cosa c’è da sapere
Come già detto, non passa inosservato l’aumento dei prezzi del pellet, tanto da portare in molti a chiedersi quale sia la tipologia più economica disponibile in commercio. Ebbene, a tal proposito bisogna sapere che fini all’anno scorso erano due le tipologie di pellet più diffuse nel nostro Paese, ovvero abete e faggio.
Viste le difficoltà riscontrate a livello mondiale nel reperire tali prodotti, però, nel 2022 si assiste alla diffusione di altre soluzioni. In particolare si annoverano il castagno, l’ulivo, le conifere e la canapa. Quest’ultime fino a poco tempo fa erano perlopiù utilizzate da chi desiderava risparmiare rispetto al pellet di abete e faggio.
Quest’anno, però, non è più così. Vista la scarsità in commercio di pellet di abete e faggio, infatti, anche quello realizzato con castagno, conifere, canapa e ulivo ha registrato un aumento dei prezzi non indifferente. Basti pensare che ad oggi il loro prezzo è pari a circa 8-9 euro a sacco, a fronte dei 4 – 7 euro per sacco del 2021.
Qual è quindi il pellet più economico? Ebbene, a differenza di quello che si possa pensare non esiste una soluzione più conveniente di altre. Al momento, infatti, tra le alternative che permettono di spendere meno di sette euro a sacco troviamo solo il pellet non legnoso, come il nocciolino di oliva.
Quest’ultimo, però, non è adatto per tutte le stufe a pellet. Per questo motivo, prima di acquistare tale combustibile, si consiglia di rivolgersi ad un tecnico in grado di valutare i vari elementi della propria stufa e fornire indicazioni utili in merito.