Reddito di cittadinanza cancellato. Ecco la mossa del governo guidato da Giorgia Meloni per dire addio al sussidio in questione.
Brutte notizie per molti percettori del reddito di cittadinanza, in quanto il governo Meloni potrebbe a breve cancellare il sussidio in questione senza nemmeno modificare la legge in vigore. Ma come è possibile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Sussidio introdotto dal governo a guida Giuseppe Conte con lo scopo di garantire un valido sostegno economico alle persone alle prese con delle serie difficoltà finanziarie, il reddito di cittadinanza continua ad essere argomento di discussione. In particolare, dopo la vittoria delle elezioni da parte del partito di Giorgia Meloni, sono in molti a chiedersi quale sarà il destino dei beneficiari del reddito di cittadinanza.
A tal proposito, interesserà sapere, si fa sempre più largo l’ipotesi che a breve molti percettori debbano dire addio alla misura in questione. Il tutto senza che il prossimo governo cancelli o modifichi la normativa in vigore. Ma come è possibile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Reddito di cittadinanza cancellato, la mossa del governo Meloni: tutto quello che c’è da sapere
Come già detto il governo a guida Meloni potrebbe a breve cancellare il reddito di cittadinanza senza nemmeno modificare la legge in vigore. Ma come è possibile? Ebbene, bisogna sapere che la normativa attuale prevede già tutta una serie di strumenti attraverso i quali è possibile togliere il reddito di cittadinanza ai cosiddetti furbetti.
A tal proposito interesserà sapere che stando agli ultimi dati resi noti dall’Anpal, dei circa 660 mila beneficiari del reddito di cittadinanza occupabili, soltanto 280 mila hanno sottoscritto un Patto di lavoro. Un aspetto che non può passare di certo inosservato, soprattutto considerando che in base alla normativa vigente coloro che rifiutano non hanno diritto alla misura in questione.
Ma non solo, mentre nel corso dei primi 18 mesi è consentito il rifiuto di un’offerta di lavoro, le cose cambiano trascorso tale lasso di tempo. In quest’ultimo caso, infatti, il reddito di cittadinanza viene tolto a coloro che rifiutano anche una sola offerta di lavoro.
Peccato che al momento non vi sia alcun sistema di tracciamento che permetta di stabilire chi e quando ha rifiutato un’offerta di lavoro. Per questo motivo, nonostante molti beneficiare di tale sussidio abbiano rifiutato un posto di lavoro, hanno continuato tranquillamente a percepire il reddito di cittadinanza.
Ne consegue, quindi, che la prima mossa del governo Meloni potrebbe essere proprio quella di aumentare i controlli in tal senso e incrociare i dati delle varie amministrazioni. In questo modo sarebbe possibile sapere chi ha rifiutato di lavorare, con quest’ultimi che dovrebbero così dire addio al reddito di cittadinanza.