Il pignoramento dell’immobile è l’atto estremo compiuto dal creditore per recuperare le somme prestare al debitore.
L’esecuzione forzata si rende necessaria nel momento in cui, dopo vari solleciti, il debitore continua a non corrispondere quanto richiesto.
Il pignoramento immobiliare viene messo in atto per recuperare un debito non saldato. Tutto ha inizio nel momento in cui un debitore risulta insolvente e il creditore decide di recuperare i suoi soldi in modo “forzato”. Il pignoramento di un bene dovrà portare nuovo equilibrio tra le parti. Ciò significa che la procedura esecutiva dovrà garantire al creditore un esito equivalente a quello che avrebbe nel caso di normale estinzione del debito da parte del debitore. In caso di prestiti onerosi, per esempio, la banca potrebbe recuperare le somme solamente pignorando un immobile e vendendolo, poi, all’asta. Il pignorato non avrà facoltà decisionale né possibilità di opporsi al recupero forzato. Basti pensare che le case all’asta in Italia sono state 126.083 nel 2021 con un aumento dell’8% rispetto l’anno precedente. Si prevede che il report sarà peggiore con riferimento al 2022 dato la situazione emergenziale che stiamo vivendo.
Pignoramento dell’immobile, l’iter da seguire
Il pignoramento inizia con una notifica di titolo esecutivo che il Tribunale eroga al creditore. Tale documento attesta l’esistenza di un debito certo (stabilito con precisione), liquido (il valore dovrà essere definito da una cifra esatta) ed esigibile (non sottoposto a termini e condizioni).
Una volta in possesso del decreto ingiuntivo, il creditore dovrà informare il debitore della necessità che paghi quanto dovuto. In caso di recidività, il creditore potrà far redigere un Atto precetto. Si tratta dell’ultimo avviso per l’inadempiente, in seguito al quale scatterà la notifica dell’atto di pignoramento definitivo (ovviamente se il debitore continuerà a non pagare) entro 90 giorni.
La procedura si interromperà immediatamente solo se il debitore corrisponderà quanto dovuto. Altrimenti sarà compito del creditore recarsi presso un Ufficio Giudiziario e presentare il titolo esecutivo.
Si può evitare l’espropriazione forzata?
Per evitare che l’immobile venga pignorato si potrà richiedere la dilazione del pagamento nel caso in cui non si avessero soldi a sufficienza per ripagare il debito. Prima di procedere è consigliabile rivolgersi ad un avvocato che in primo luogo controllerà se l’iter del pignoramento è stato eseguito nella maniera corretta.
Per fare domanda di rateizzazione sarà necessario versare anticipatamente almeno il 20% del debito. Sarà il Giudice a definire, poi, importo e numero di rate successive. La dilazione si potrà ottenere abbastanza facilmente mentre risulta più complicato accedere alla sospensione fino a 24 mesi.