Il Canone RAI uscirà dalla bolletta da gennaio 2023 e ciò si tradurrà in maggiore trasparenza per i contribuenti.
Una certezza, la voce del Canone RAI non si leggerà più sulla fattura dell’energia elettrica. Lo ha deciso l’UE e l’Italia è costretta ad adeguarsi.
Dalla bolletta della luce devono essere tolte tutte le voci non direttamente collegate al consumo di energia elettrica. L’Unione Europea ha preso questa decisione diverso tempo fa e ora è arrivato il momento per l’Italia di adeguarsi alla direttiva. Da gennaio 2023, dunque, tra gli oneri di sistema non si leggerà più l’importo tolto mensilmente per dieci mesi con riferimento all’abbonamento alla televisione italiana. In più i contribuenti potranno tornare a visionare con chiarezza e trasparenza proprio le spese per gli oneri di sistema. In questo modo sarà possibile comprendere i costi legati ad ogni singola voce di fatturazione. Inoltre dal 2023 i tempi di accreditamento indispensabili per la trasmissione di informazioni dei dipendenti saranno più rapidi e, di conseguenza, aprire un’impresa richiederà meno tempo. Tante novità, dunque, da mettere in pratica entro la fine del 2022.
Canone Rai, le richieste del PNRR
Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza richiede che il Canone Rai – inteso come voce non collegata all’energia elettrica – sparisca dalla bolletta della luce. Il PNRR impone all’Italia il raggiungimento di 55 risultati con 39 traguardi e 16 obiettivi per poter ricevere la terza rata dei finanziamenti di importo pari a 19 miliardi di euro.
Al nuovo esecutivo spetta dunque l’onere di raggiungere traguardi e obiettivi nel tempo limite per non perdere soldi fondamentali per la ripresa della nostra nazione. Sarà complicato in mezzo a tante difficoltà provocare dalla pandemia, dal conflitto Russia-Ucraina, dal cambio di Governo ma la freccia dovrà essere scagliata in tempo dall’arco per centrare il bersaglio più importante. Continuare ad ottenere i finanziamenti del PNRR.
Quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere
In un semestre sarà necessario attuare la Legge annuale per il Mercato e la Concorrenza 2021. Gli interventi dovranno interessare il settore dei servizi pubblici locali, dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, delle concessioni idroelettriche. Continuiamo con la ricarica dei veicoli elettrici e l’avvio di attività imprenditoriali in tempi ristretti, 4 giorni invece di 7.
Nell’ambito della concorrenza i prezzi regolamentati per le microimprese e le famiglie dovranno essere gradualmente eliminati mentre si dovranno mettere in atto le misure sulla trasparenza in bolletta. La parità di condizioni tra operatori dovrà essere garantita così come sarà necessario che venga fissato un tetto alla quota massima di mercato a disposizione di ogni fornitore.
Target non semplici da raggiungere ma necessari. Iniziamo con la sparizione del Canone RAI in bolletta – chissà dove finirà – per poi proseguire con lo scagliare altre frecce verso nuovi bersagli.