L’incubo Listeria ha ormai contagiato tutto il paese, troppi casi, troppe situazioni poco chiare. I dubbi sono ormai diffusi.
Gli ultimi eventi che hanno riguardato purtroppo il settore alimentare nel nostro paese non hanno certo contribuito a rendere maggiormente sereno un contesto generale già scosso da crisi e precarietà diffusa. Il rischio per la salute, quello che è emerso nel modo più netto possibile attraverso le drammatiche vicende di qualche settimana fa ha letteralmente gettato nello sconforto i cittadini.
Il numero di malori o di condizioni per nulla immaginate di precarietà riguardante la salute dei consumatori cresciuto a dismisura nelle ultime settimane ha obbligato più che mai i cittadini ad aprire gli occhi in merito ad una dinamica del tutto ignorata fino a questo momento. Le difficoltà di comprendere come muoversi anche soltanto facendo la spesa quotidiana in questa fase rappresenta un vero e proprio incubo per gli stessi consumatori.
Nelle ultime settimane sta crescendo in maniera importante il numero di malori e decessi legati alla listeria a causa del batterio contenuto in specifici alimenti. Il ritiro da numerosi punti vendita di alimenti considerati per l’appunto dannosi per l’organismo, in quanto portatori di Listeria monocytogenes, responsabile delle drammatiche vicende che hanno caratterizzato in maniera assolutamente drammatica la cronaca dei giorni scorsi.
Il problema, stando a quanto riportato di recente non solo dalle cronache riguardanti casi di vera e propria intossicazione alimentare, non sarebbe rappresentato esclusivamente dai wurstel. Di recente abbiamo di fatto assistito al ritiro presso numerosi punti vendita di prodotti appartenenti ad aziende storiche e rinomate del panorama italiano, parliamo ad esempio di Aia e Negroni. Ritiri che hanno di fatto spiazzato gli stessi consumatori proprio per la tipologia di articoli protagonisti.
Nello specifico, oltre ai wurstel sarebbe da tenere sotto controllo anche un altro tipo di alimento. La recente allerta, con relativa segnalazione di uno specifico prodotto riguarda per l’appunto una confezione di tramezzini al salmone e maionese del marchio “Allegri sapori”. L’azienda in questione ha successivamente disposto il richiamo dal mercato dei seguenti lotti: n. 22952 1 e n. 22952 2.
Listeria, l’allarme è lanciato: l’allerta oggi riguarda anche il salmone
Nella nota diffusa dal Ministero della Salute, in merito al ritiro specifico di cui sopra è possibile leggere quanto segue: “L’azienda segnala di aver trovato la presenza di Listeria monocytogenes. Da qui la raccomandazione ai consumatori di non consumare il prodotto, di riportarlo al punto vendita per rimborso o sostituzione entro il 10/10/2022″. In merito al causa scatenante in questione è giusto ricordare che il batterio citato si può trovare nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione.
Il batterio della Listeria monocytogenes, che per l’appunto causa la listerosi è in grado di contaminare alimenti come verdura, carne, pesce, latte, uova e tutti i derivati animali. Raramente il contagio può diventare pericoloso. Il tutto dipende dalla tipologia di soggetti protagonisti della stessa situazione. Maggiormente a rischio sono infatti soggetti fragili come anziani, donne in gravidanza o malati. L’indicazione del Ministero della Salute in merito alla problematica è quella di consumare gli alimenti segnalati nel modo corretto, seguendo le modalità di preparazione specifiche. Per quel che riguarda i wurstel fattore essenziale è la cottura.
Inoltre le raccomandazioni diffuse in più occasioni seguono bene o male le seguenti logiche:
- adottare le basilari regole igienico-sanitarie, come lavarsi spesso le mani. Tenere puliti gli ambienti domestici, pulire spesso e volentieri le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti
- conservare in contenitori chiusi e in modo separato dagli altri, tutti gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo
- seguire correttamente le indicazioni per la conservazione e la cottura degli alimenti così come indicati nell’etichetta
- rispettare la temperatura di conservazione riportata nell’etichetta
- preparare con poco anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura o, in alternativa, conservarli nel frigorifero o scaldarli prima di consumarli.
Il rischio concreto di contagio è ad oggi molto alto, prevenire, cosi come si sa bene è sempre meglio che curare. Seguire alla regola le indicazioni disposte dal Ministero della Salute rappresenta l’atteggiamento migliore da assumere in merito all’attuale potenzialmente rischioso scenario.