La presa d’assalto dei discount descrive in modo ineccepibile lo stato d’animo dei consumatori. I prezzi sono troppo alti e bisogna risparmiare il più possibile.
Il fatturato dei discount cresce del 10% nel mese di settembre. I cittadini virano verso soluzioni low cost per non svuotare il portafoglio.
I contribuenti devono in qualche modo recuperare le ingenti somme spese a causa del caro bollette. Il budget mensile è sempre lo stesso – il taglio del cuneo fiscale non ha comportato grandi aumenti in busta paga – e le famiglie sono costrette a tirare la cinghia da qualche parte. Scelgono la spesa alimentare, modificando abitudini e dirottando verso i discount. Parliamo dei supermercati considerati low cost che propongono la vendita di sotto marche dal costo più basso. I dati sviluppati da Nielsen like4like per conto di Federdistribuzione e Fida Confcommercio riportano come nel mese di settembre il fatturato dei discount sia aumentato del 10%. Un trend a cui si assiste già da tempo, secondo Federdistribuzione, che delinea nettamente il drammatico contesto in cui i consumatori vivono.
Discount, i consumatori cambiano abitudini per cercare il risparmio
Solamente i discount hanno riportato degli aumenti di fatturato negli ultimi mesi. In otto mesi, da gennaio ad agosto 2022, questi market low cost hanno registrato un aumento dei volumi di vendita di quasi tre punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ipermercati e supermercati rimangono indietro di circa cinque punti dal mese di luglio.
Tutto è legato, naturalmente, all’inflazione e alla crescita dei prezzi di generi alimentari e non solo. I consumatori hanno deciso di provare i discount come alternativa di risparmio per non dover compiere troppe rinunce. L’aumento dei costi sta portando, infatti, alla rinuncia di prodotti considerati secondari e non necessari. Scegliendo i discount si spera di riuscire a riempire il carrello della spesa senza spendere una fortuna.
I dati parlano chiaro
Dati alla mano la conclusione è una sola, i cittadini hanno paura dell’inflazione e tentano di seguire la strada del risparmio che porta ai discount. I grandi supermercati non riescono a tenere il passo dell’inflazione, vendono molti meno pezzi mentre i discount diventano un punto di riferimento per un numero sempre maggiore di famiglie. L’alta qualità, dunque, viene messa da parte in favore di prezzi più bassi e questo trend continuerà fino a che il problema del caro energia non verrà risolto.
Oltre alla scelta dei market low cost, poi, il risparmio si può raggiungere contando su altre strategie di acquisto per riempire il carrello spendendo di meno.