Occhio a questo famoso farmaco: esagerare fa male

Come qualsiasi altro farmaco, anche la Tachipirina dev’essere usata con cautela. I medici sconsigliano il sovradosaggio, specie se arbitrario.

 

Esistono tipologie di farmaci che, in virtù del loro utilizzo massiccio, finiscono con l’essere sovrautilizzati. Una pratica che, per quanto frequente, è tutt’altro che saggia.

Farmaco effetti
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Prodotti farmaceutici come l’Oki, ad esempio, fanno parte del quotidiano e possono essere assegnati senza necessità di prescrizione. Sempre che non subentrino intolleranze o reazioni. Un abuso, però, è decisamente sconsigliato. E lo stesso vale per il principale strumento medico di contrasto all’influenza, ossia la Tachipirina. Quella da 1000, se si parla di adulti. Tendenzialmente non si ricorre a un consulto medico per assumerne una, o quantomeno non sempre. Anche in questo caso, la diffusione agevole (tramite farmacie e parafarmacie) ne garantisce un uso massiccio ma non sempre responsabile.

Perché, per quanto comune, sempre di un farmaco si tratta. E utilizzarlo con troppa leggerezza non sarebbe una mossa sagace, specialmente se non si dovesse avere la certezza di essere totalmente al riparo da determinate reazioni allergiche. Non sempre, infatti, il quantitativo da 1000 è indicato per un soggetto adulto. Specialmente se l’assunzione dovesse avvenire in quantità ingenti e a distanza ravvicinata (ad esempio più di una pastiglia al giorno). È vero, infatti, che il paracetamolo agisce efficacemente come analgesico o antipiretico ma è vero pure che il troppo stroppia in ogni caso. Figurarsi con un farmaco.

Tachipirina, mai esagerare: le conseguenze dell’abuso del farmaco

Un semplice consulto medico basterebbe a scoraggiare chiunque dall’assunzione massiccia di qualsiasi farmaco, anche quelli di maggior utilizzo. Come appunto la Tachipirina. Un medicinale da banco che, però, come tutti possiede un foglietto illustrativo, da esaminare con attenzione se si vuole conoscere il risultato di un uso scorretto. Il dosaggio da 1000 mg, perlopiù, viene utilizzato da persone adulte per contrastare i sintomi tipici influenzali. Vale a dire febbre, nevralgie, dolori muscolari e altri di varia natura, incluse difficoltà respiratorie. Nella maggior parte dei casi, l’efficacia del farmaco è tale da non rendere l’assunzione troppo frequente durante il giorno. Nei casi restanti, però, la persistenza della sensazione di malessere induce fin troppe volte ad assumere la Tachipirina per più volte e a distanza ravvicinata.

Un comportamento decisamente poco saggio. Persino l’assunzione dopo meno di 6 ore viene sconsigliata, figurarsi cosa potrebbe accadere per un lasso temporale più esiguo. Il sovradosaggio è sempre sconsigliato, anche in assenza di reazioni o intolleranze. A rischiare di più gli effetti collaterali sono coloro che soffrono di sovraccarico renale. Se poi l’assunzione più frequente fosse necessaria, sarebbe meglio utilizzare un dosaggio inferiore, magari da 500 mg, ma comunque non prima delle 6 ore di intermezzo fra una pastiglia e l’altra. Con creatinina inferiore a 10 mg, addirittura, si consiglia uno stacco di almeno 8 ore, anche con dosaggio da 500.

Esagerare con la Tachipirina, come riportato nello stesso foglietto illustrativo, potrebbe provocare condizioni di epatopatia, nonché problemi al fegato e alterazioni a carico di sangue e reni. In sostanza, affinché il farmaco sia davvero efficace, un consulto medico risulta essenziale. Agire di propria iniziativa quando in ballo ci sono medicinali non conviene mai, nemmeno con la Tachipirina. Senza contare le vie alternative, ma questa è un’altra faccenda.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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