Giorgia Meloni non parla di cancellazione del Reddito di Cittadinanza ma di una ricalibrazione della misura. Vediamo cosa accadrà.
I percettori del Reddito di Cittadinanza possono tirare un sospiro di sollievo ma devono sapere che nessuno regalerà più soldi senza un valido motivo.
Il pensiero di Giorgia Meloni sul Reddito di Cittadinanza è sempre stato chiaro. La misura così come è strutturata è immorale e non utile agli italiani. Dare soldi per stare sul divano a chi ha l’età e la salute per lavorare è sbagliato, non educativo e non proficuo per la nostra nazione. Ora che il centrodestra ha vinto le elezioni con Fratelli d’Italia primo partito, i percettori dell’RdC devono sapere che la misura cambierà perché costa 10 miliardi di euro all’anno e perché è considerata dalla Meloni come un metadone di Stato. In campagna elettorale abbiamo ascoltato i politici di vari partiti spendere diverse parole sull’RdC. Posizione dura verso il sostegno al reddito da parte di Salvini – che votò per introdurlo – e della leader di Fratelli d’Italia mentre Berlusconi ha mostrato una posizione più favorevole nonostante la necessità di cambiamenti. Cosa accadrà ora che le somme sono state tirate?
Reddito di Cittadinanza, cosa aspettarsi con la vittoria di Giorgia Meloni
Da una posizione nettamente dura nei confronti dell’RdC si è passati ad una sorta di soluzione “pacifica”. Giorgia Meloni durante le ultime settimane di campagna elettorale non ha più parlato di una cancellazione della misura ma di una ricalibrazione per le categorie più fragili. L’RdC nasce come sostegno al reddito e come aiuto nella ricerca del lavoro. Tali obiettivi devono essere realmente raggiunti.
Dato che come strumento di inserimento nel mondo del lavoro non ha funzionato occorre eliminarlo. Può rimanere, invece, come aiuto economico per i soggetti più svantaggiati economicamente ossia le famiglie senza reddito con figli a carico e i chi non ha reddito e ha più di 60 anni. Allo stesso modo deve essere garantito agli invalidi. Chi può lavorare, invece, dovrà dirottare verso altre misure che aiutino a trovare un’occupazione o a ricevere la giusta formazione per avere maggiori possibilità.
La strada è segnata
La strada che Giorgia Meloni intende seguire è chiara. I cittadini tra i 18 e i 60 anni senza minori a carico e abili al lavoro devono essere indirizzati efficacemente verso un’occupazione, corsi di aggiornamenti o formazione. Un’entrata mensile fissa ricevuta senza nulla in cambio è inutile e toglie motivazione alla ricerca del lavoro.
L’attuale RdC, dunque, verrà probabilmente sostituito da misure di inclusione sociale più efficienti e da politiche attive di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro. Quali saranno i costi di questo progetto? Non sono ancora state date informazioni al riguardo. Il responsabile economico di Fratelli d’Italia Maurizio Leo ha, però, sottolineato come dando alle imprese un Bonus dal 120% al 150% sulle detrazioni del costo del lavoro si sproneranno le aziende ad assumere personale. Chi oggi riceve l’RdC, così, lavorerà e pagherà l’Irpef aumentando le entrate dello Stato in modo tale da poter alleggerire le coperture.