L’Assegno Unico consentirà alle famiglie con figli a carico di affrontare l’inflazione con un’entrata mensile più alta nel 2023.
Se il costo della vita cresce, aumentano anche l’importo e il limite ISEE dell’Assegno Unico Universale.
Nel 2023 l’importo dell’Assegno Unico dovrà adeguarsi al nuovo tasso di inflazione che tra il 2021 e il 2022 è cresciuto di circa 7 punti percentuali. Nel mese di agosto si è attestato sull’8,4%, percentuale che si traduce in un costo della vita sempre più alto che grava sulle spalle di famiglie e imprese. Dalla spesa alimentare al carburante, dalla luce al gas fino al più piccolo bene in vendita sul mercato. Nessuna via di scampo dai rialzi, o almeno nessuna fuga realmente efficiente. Il taglio del cuneo fiscale servirà per incrementare le retribuzioni di pochi euro, somme insufficienti per impedire che l’inflazione compia una “strage economica”. Fortunatamente c’è una notizia che sarà gradita alle famiglie con figli, l’importo dell’Assegno Unico Universale aumenterà così come il limite ISEE. Occorrerà solamente attendere l’anno nuovo.
Assegno Unico, come cambierà nel 2023
Il 1° gennaio 2023 scatterà l’allineamento tra i limiti e gli importi dell’Assegno Unico in rapporto al nuovo costo della vita. Oggi le famiglie con figli a carico e ISEE inferiore a 15 mila euro ricevono 175 euro a figlio (non tenendo conto delle maggiorazioni come, ad esempio, quelle per figli con disabilità). Salendo con il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente l’importo della prestazione scende progressivamente fino a 50 euro a figlio per ISEE sopra i 40 mila euro.
L’Assegno viene erogato non solo per i figli minorenni ma anche per la prole fino a 21 anni di età a condizioni che studi, frequenti un corso formativo oppure un tirocinio. Tra i 18 e i 21 anni l’importo erogato si riduce rientrando nel range 85-25 euro. Come accennato in precedenza, poi, ci sono le maggiorazioni da considerare di importo diverso in base ai requisiti soddisfatti. Ebbene tutte le somme attualmente previste dalla normativa subiranno un aumento massimo di 15 euro nel 2023.
Gli aumenti scaglione per scaglione
Con l’anno nuovo il limite ISEE di 15 mila euro dovrebbe alzarsi fino a 16.200 euro determinando un versamento mensile di 189 euro a figlio invece di 175 euro. Di conseguenza anche il limite superiore verrà alzato fino a 43.200 euro con l’importo mensile che dovrebbe passare da 50 a 54 euro.
Interessate al cambiamento anche le maggiorazioni. I nuclei in cui entrambi i genitori lavorano potrebbero notare un incremento massimo di 32,40 euro per ISEE fino a 16.200 euro. Le famiglie con figli disabili, invece, riceverebbero 113,40 euro se non autosufficienti, 102,60 euro per disabilità grave e 91,80 euro per disabilità media invece degli attuali 105 euro, 95 e 85 euro.