Via il Canone Rai dalla bolletta e completa cancellazione della tassa. Chi ha fatto questa promessa agli italiani?
Che sia una strategia per attirare voti oppure no la promessa della cancellazione del Canone Rai è stata lanciata.
Gli italiani sanno che le parole dei politici devono essere ben ponderate. Soprattutto a pochi giorni dalle elezioni le forze politiche sparano le ultime cartucce per convincere i cittadini ad appoggiare i propri colori. Durante la campagna elettorale i temi caldi sono stati le pensioni, la povertà, l’aumento delle retribuzioni e il Reddito di Cittadinanza – in bilico tra eliminazione e rinnovo con modifiche. Parliamo delle questioni più sentite dalla popolazione e su cui si sta facendo leva per ottenere il maggior numero di voti. Ma tra un balletto, un dibattito e un video su Tik Tok è spuntato fuori anche un altro tema che riguarda una tassa particolarmente sgradita ai cittadini. Il riferimento è al Canone Rai che Salvini annuncia uscirà dalla bolletta della luce e – forse – scomparirà.
Durante il raduno di Pontida, Matteo Salvini ha lanciato una promessa. Se dovesse salire al Governo il Canone Rai non solo uscirà dalla bolletta della luce ma verrà cancellato. Adesso, con riferimento alla prima parte dell’annuncio verrebbe da dire “ha scoperto l’acqua calda” giusto per restare in tema. Da mesi e mesi gli italiani sono a conoscenza del fatto che, come da direttive europee, l’imposta dovrà essere tolta dalla fattura dell’energia elettrica. Ogni voce non strettamente connessa con l’utenza, infatti, dovrà sparire. Dove si riaffaccerà è un altro problema di cui ancora non si ha soluzione.
A detta di Salvini potrebbe anche essere cancellato definitivamente, forse in maniera progressiva come sta accadendo nel Regno Unito e in altri Paesi europei. Ma noi siamo in Italia e dubitiamo fortemente che una simile promessa possa realizzarsi. I costi sarebbero troppo onerosi e le casse dello Stato non hanno sufficienti risorse.
Restando con i piedi per terra, nel 2023 continueremo a pagare il canone Rai anche se in modo differente rispetto a quello in vigore dal 2016. Non sappiamo a quanto ammonterà ma l’ipotesi di un aumento è plausibile – a meno che Salvini non salga al Governo e mantenga la promessa almeno parzialmente con una riduzione della tassa.
La questione è importante sia per i contribuenti che per il bilancio della RAI. Nel 2021 circa 1,8 miliardi di euro su 2,7 miliardi di ricavi totali sono arrivati dal pagamento del Canone da parte di famiglie, imprese e PA. Perdere i due terzi delle entrate è assolutamente una possibilità da scartare per la RAI. Da qui la certezza che dovremo continuare a pagare l’abbonamento nel 2023. Quali le possibili modalità? Sotto forma di tassa sulla casa (come in Francia) o in aggiunta al bollo auto (come in Israele) o affidando l’onere della riscossione all’emittente (come in Germania e Austria). Lo scopriremo solo con la prossima Legge di Bilancio.