Al compimento dei 70 anni scatteranno gli aumenti sul cedolino della pensione. Chi riceverà questo gradito regalo?
Soddisfacendo alcune condizioni, i pensionati potranno ricevere un assegno pensionistico più elevato dopo aver spento 70 candeline.
Ad ottobre si attende la rivalutazione anticipata delle pensioni decisa dal Governo a causa dell’inflazione dilagante. Parliamo della perequazione del 2% che prelude quella del mese di gennaio 2023, più sostanziosa dato che sarà totale. Destinatari degli incrementi sono i titolari di redditi fino a 35 mila euro e vi rimangono esclusi i titolari di assegni sociali e invalidità civile (fortunatamente potranno ottenere il Bonus 150 euro). Indipendentemente da questi interventi straordinari, alcuni pensionati potranno contare su incrementi dell’assegno pensionistico una volta raggiunti i 70 anni. Si tratta di maggiorazioni sociali che l’INPS eroga a chi ha entrate mensili troppo basse. Sono numerosi gli italiani che con la pensioni riescono a malapena a sopravvivere. La questione degli importi degli assegni troppo bassi è particolarmente sentita in Italia e, purtroppo, una rapida soluzione del problema non si intravede. Anzi, il monitoraggio periodico effettuato nel mese di gennaio 2022 ha rilevato una diminuzione della cifra media delle pensioni rispetto l’anno precedente.
A 70 spetta una pensione più ricca, in quali casi?
Diversi strumenti possono essere utilizzati dai pensionati per aumentare la pensione ma spesso gli interessati non ne sono a conoscenza. Ricalcoli, integrazioni al minimo e maggiorazioni sociali consentono di ottenere più soldi mensilmente in modo tale da migliorare la qualità della vita.
L‘integrazione della pensione al milione, ad esempio, è attiva dal 2001 (il milione fa riferimento alle vecchie lire). Oggi la soglia minima dell’assegno è fissata a 660,79 euro. Per poter ricevere questo aiuto, naturalmente, occorrerà avere una pensione originaria inferiore a tale cifra. Ogni sostegno al reddito, infatti, richiede la soddisfazione di specifici requisiti. Vediamo quali sono per ricevere gli aumenti a 70 anni.
Le condizioni da conoscere per avere gli incrementi
I 70 anni sono il limite generale per ottenere le maggiorazioni sociali ma è possibile accedervi anche in altri modi. Ad esempio avendo 5 anni di contributi versati – inutili per il raggiungimento di qualsiasi trattamento previdenziale – è possibile scalare un anno al limite dei 70 godendo dell’incremento al milione, dunque, a 69 anni. Se i contributi fossero stati 10, invece, la maggiorazione arriverebbe a 68 anni dato che lo scarto si ha ogni 5 anni.
Il requisito per ottenere l’incremento al milione è il reddito personale inferiore a 8.590 euro. La cifra sale a 14.675 euro all’anno se il richiedente è coniugato rispettando comunque la soglia del limite personale. Se l’assegno sociale è seguente alla trasformazione dell’assegno di invalidità civile a 67 anni, però, il reddito del coniuge non andrà ad incidere nel calcolo.