Risparmiare sulla rata del mutuo è possibile? Le soluzioni ci sarebbero ma vanno valutate molto attentamente. Il rischio di far peggio è dietro l’angolo.
Nel momento in cui si allarga il gap tra capacità di spesa e costi da sostenere, il quadro generale equivale a una sorta di buco nero. L’inflazione fagocita ogni settore, inclusi i mercati più gettonati.
Quello edilizio è un po’ una via di mezzo. Almeno per quel che riguarda le spese relative all’acquisto, più che al mattone in sé. Negli ultimi mesi, le agevolazioni messe in campo per gli under 35 hanno rafforzato la richiesta di finanziamenti per l’acquisto di case. L’obiettivo era quello di incentivare i più giovani alla formazione di nuovi nuclei familiari, offrendo garanzie statali per favorire l’ottenimento di un mutuo anche per coloro non in possesso di contratti stabili. La pandemia si era già messa di mezzo ma è stata la successiva crisi innescata dalla guerra in Ucraina a far lievitare il livello di inflazione e costringere un po’ tutti i contribuenti a rivedere i loro piani per fronteggiare il rincaro.
Nemmeno i tassi d’interesse sulla rata dei mutui sono sfuggiti agli aumenti. La Banca Centrale Europea, infatti, si è vista costretta ad alzare l’asticella proprio come misura di contrasto all’incremento dell’inflazione. Una decisione che, chiaramente, ha impattato duramente sulla tenuta economica dei richiedenti, nello specifico su coloro che hanno deciso di compiere il fatidico passo d’acquisto. Sì, perché i nuovi tassi, a meno che coloro con un mutuo già attivo non abbiano optato per un tasso variabile, saranno quelli interessati dall’aumento. Il che pone un dilemma fra il fermarsi o l’andare avanti comunque e affidarsi alle migliori strategie di risparmio, sempre che ve ne siano.
Mutuo, soluzioni per la rata: ecco come non farsi travolgere
Qualche soluzione in realtà esiste. Anche perché l’inflazione è destinata ad aumentare ancora secondo gli analisti e questo crea, in modo abbastanza evidente, una dilatazione del problema fino a data da destinarsi. Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso l’aumento dei tassi proprio alla fine di mantenere stabili i prezzi e, per questo, non è escluso che nel prossimo futuro si provvederà a un ulteriore modellamento. Si parla nello specifico di Tan e Taeg, ossia il Tasso annuale nominale (quindi gli interessi reali sul denaro in prestito) e il Tasso annuo effettivo globale, indicatore che include anche gli oneri accessori. Entrambi andranno quindi a determinare l’importo complessivo del prestito. In particolare, l’aumento dei tassi incide sul Tan medio. Detto questo, c’è da capire se si riuscirà a limare almeno in piccola parte le rate, anche a fronte di un aumento inevitabile.
Chiaramente, prima di optare per un mutuo converrà sempre compararne il maggior numero possibile. E, naturalmente, scegliere il tasso di interesse più conveniente. Una comparazione che potrà avvenire online, attraverso i numerosi form a disposizione. Occhio anche alla durata: più la scadenza sarà a breve, più gli interessi saranno bassi, anche se con un importo complessivo più elevato dato dalla minor dilazione nel tempo. C’è poi la variabile delle spese obbligatorie, con costi di apertura e chiusura del finanziamento, spese di istruttoria e quant’altro. È chiaro che l’importo della rata sarà proporzionato alle condizioni reddituali di chi apre il prestito.
Tre soluzioni
Chi è già in fase di pagamento e ha necessità di abbassare la rata (pur non essendo interessato dal rialzo dei tassi se il mutuo è a tasso fisso), potrà contare su soluzioni quali rinegoziazione, surroga e sostituzione. La prima è la strada più semplice: si tratta di cambiare le condizioni del proprio contratto e, anche in questo caso, d’aiuto potrebbe essere la comparazione online. A essere rinegoziata può essere non solo la tipologia di mutuo ma anche la durata, il tasso e lo spread applicato. La surroga consente lo spostamento del prestito da una banca a un’altra, premurandosi di verificare che sia conveniente farlo. E comunque a fronte di particolari condizioni (come il mantenimento del medesimo immobile). La sostituzione è una soluzione estrema: si tratterebbe di sobbarcarsi i costi di chiusura e aprire un mutuo ex novo, sostenendo nuovamente spese di perizia e di notaio.