Allerta per la possibile presenza di aflatossine in un prodotto venduto da Lidl. Richiamo precauzionale da tutti i supermercati.
Non acquistare o, in caso fosse già stato fatto, restituire il prodotto. Nuova allerta del Ministero della Salute, che aggiorna la propria pagina online riferita ai richiami alimentari.
Il dicastero continua il suo monitoraggio sugli alimenti in commercio nei supermercati italiani, confermando le strette disposte a seguito della restrizione normativa da parte dell’Unione europea su alcune componenti potenzialmente presenti negli alimenti venduti. L’ultimo richiamo disposto dal Ministero della Salute su segnalazione degli stessi punti vendita riguarda, come spesso accade, un prodotto fra i più popolari. E, ancora una volta, sul tavolo c’è un’allerta relativa alla contaminazione da componenti non idonee al consumo. Una situazione che accomuna praticamente tutti i richiami alimentari disposti, anche se in misura diversa a seconda del quantitativo di sostanze potenzialmente nocive e della tipologia di esse. Per quanto riguarda il primo fattore, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di quantità irrisorie.
Ciononostante, anche il minimo potenziale rischio per la salute dei consumatori è sufficiente per far scattare il piano di ritiro. Perlopiù si parla di rischi chimici, frammenti di corpi estranei e tutto quanto possa essere lesivo per la salute umana. Negli ultimi tempi, si è optato per una stretta in relazione anche a sostanze che, fin qui, erano state concesse seppure entro un’inderogabile soglia di sicurezza. Questo allo scopo di prevenire, piuttosto che curare, eventuali intossicazioni o danni di qualsiasi tipo. Anche perché, il più delle volte, sono i prodotti più gettonati (proprio perché maggiormente lavorati e monitorati) a finire al centro dei ritiri. Come nell’ultimo caso, relativo a un prodotto venduto da Lidl, catena di supermercati da milioni di clienti.
Richiamo alimentare dai supermercati Lidl: via il prodotto di un noto marchio
L’ultima segnalazione ministeriale riguarda un alimento celebre come le noccioline, nello specifico quelle del marchio Alesto, vendute in confezioni da 500 grammi. Il numero di lotto oggetto del richiamo è 19522P, con data di scadenza luglio 2023 e stabilimento produttore Cavolino Daniele & Figli Roma Srl, sito in Via Campo di Carne 20/4, 00040 Roma. Per quanto riguarda le cause del ritiro, si parla di possibile presenza di aflatossine oltre i limiti consentiti per legge. La procedura suggerita dal Ministero è la stessa dei casi precedenti: qualora fosse già stato acquistato, il prodotto non dovrà assolutamente essere ingerito ma riconsegnato nei supermercati dove è stato acquistato, presentando al contempo la richiesta di rimborso. In questi casi, non sarà richiesto lo scontrino fiscale relativo all’acquisto. Come intuibile, dunque, il sospetto è da tenere in seria considerazione.
Per le aflatossine, vige un preciso regolamento dell’Unione europea. Il quale disciplina i limiti consentiti per la loro presenza all’interno di un alimento, si tratti di latte, cereali, frutta secca o semi, come nel caso degli arachidi. Le aflatossine B1, in particolare, possono provocare danni sia a medio che lungo termine, addirittura in forma cronica all’organismo, visto la loro tossicità. Tali sostanze, infatti, vengono prodotte dal metabolismo secondario e finiscono per colpire in particolar modo il fegato, agendo sia sui geni che dal punto di vista cancerogeno. Più a rischio sono i soggetti come le donne in gravidanza, per le quali potrebbero manifestarsi malformazioni al fegato potenzialmente critiche per il feto.