La cessione dei crediti del Superbonus è stata sbloccata, arriva la notizia tanto attesa da parte dei cittadini e delle imprese. Cosa accadrà adesso?
La trattativa è finita e l’esito è positivo. Riparte la cessione dei crediti riportando il mercato delle agevolazioni edilizie sulla giusta rotta.
Dopo mesi di tribolazioni e incertezze sul futuro, la cessione dei crediti può ripartire. Questa la decisione di Senato e Camera in seguito a trattative che, fortunatamente, hanno trovato un accordo tra Governo e partiti politici. I cittadini e le imprese non attendevano altro per ricominciare a mettere in moto la macchina delle agevolazioni edilizie e sfruttare la detrazione del 110% ancora vigente fino al 31 dicembre 2023. La mediazione dell’esecutivo è stata determinante per trovare un punto di accordo tra forze politiche e riuscire a risolvere la situazione di impasse nata molti – troppi – mesi fa. Alla fine, lo sblocco è stato possibile grazie ad una formulazione delle responsabilità in solido per la cessione dei crediti relativi ai Bonus edilizi che stabilisce come ogni addebito verrà circoscritto ai casi di dolo o colpa grave.
Cessione dei crediti di nuovo al via, cosa cambia
L’accordo per la ripartenza della cessione dei crediti ha stabilito come il rischio di finire nei guai sia legato esclusivamente alla condotta fraudolenta, ad una truffa o un’operazione oggetto di scarsa diligenza. In relazione ai crediti nati prima della definizione delle misure antifrode, dunque, l’emendamento dell’esecutivo sottolinea come la responsabilità in solido per soggetti differenti da banche, assicurazioni e intermediari finanziari sia riconducibile a dolo e colpa grave. Condizione necessaria la presentazione di visti di conformità attestazioni e asseverazioni ora per allora.
I vantaggi di questo compromesso sono tangibili. Le banche e gli operatori finanziari potranno gestire più liberamente il credito evitando, così, di bloccare il mercato delle richieste. Durante l’estate, infatti, le domande sono continuate ad arrivare. Sono state messe, però, nel cassetto fiscale aggiungendosi a cumuli di richieste impossibili da soddisfare per gli operatori del settore.
La ripresa dei lavori, un sogno che si realizza
Secondo i dati dell’Enea, a fine agosto il numero di asseverazioni solo per il Superbonus si attestava sui 243.907. Ben 130 mila dei quali riguardano interventi su edifici unifamiliari, 74.184 unità funzionalmente indipendenti e 35.321 condomini. Questi ultimi rappresentano gli edifici dai cantieri più complessi da gestire e dal maggior investimento economico (circa 20 miliardi di euro).
Ora tutti i cantieri potranno ripartire e quelli nuovi avviarsi per dare al Superbonus quella luce nuova tanto attesa anche da Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili. Grazie all’accordo si salveranno dal fallimento più di 40 mila imprese che potranno finalmente monetizzare i crediti. Le famiglie, invece, potranno nuovamente fare affidamento su una misura che permetterà la ristrutturazione e l’efficientamento energetico dell’abitazione risparmiando tanti soldi.