Il caso bollette luce e gas in Italia tiene in apprensione ormai da mesi milioni e milioni di cittadini italiani.
Oggi più che mai gli italiani sono in preda ad una condizione forse nemmeno mai realmente ipotizzata. La crisi innescata prevalentemente dal conflitto russo-ucraino scoppiato nel mese di febbraio ha dato vita ad una serie di dinamiche che ad oggi rappresentano un vero e proprio tasto dolente per le famiglie italiane e non solo per loro. Il momento è più che mai critico.
Il caso bollette è tra i più opprimenti che il nostro paese ricordi negli ultimi anni, una condizione che riguarda da vicino non solo i cittadini in prima persona ma anche chiaramente quelle che sono le varie attività che li vede impegnati nella propria realtà lavorativa. Fabbriche, aziende, piccole attività commerciali, tutto è stato più che mai colpito dalla scure dei prezzi alti, dei consumi volati alle stelle, indomabili per la maggior parte dei consumatori stessi.
Il Governo, dal canto suo, provando a tamponare una emergenza che più che mai fa sentire la sua presenza sulle fasce più deboli, ha provato ad intervenire per provare a rendere il tutto quantomeno più gestibile, ma alcuni tentativi in fin dei conti sono da considerare, alla luce dei fatti assolutamente inutili. Le bollette di luce e gas che in queste settimane gli italiani stanno ricevendo rappresentano un vero e proprio trauma. Al giorno d’oggi nessuno vorrebbe più riceverne, poco ma sicuro.
Le prospettive per quelli che saranno i prossimi mesi non sono certo rosee e gli italiani rischieranno di pagare ancora di più periodicamente per i propri consumi. Nel 2023, infatti, si prevede un impatto sui bilanci familiari pari a 5mila euro annuali. Ovviamente il tutto non andrà ad interessare, cosi come anticipato, solo le famiglie, ma anche le imprese più che mai soffocate dall’attuale situazione. Un momento storico davvero impossibile per ogni settore del nostro quotidiano, della nostra società, della nostra economia.
Bollette luce e gas, italiani soffocati sempre più: la soluzione per pagare di meno potrebbe essere però realtà
Risparmiare, in un certo senso è possibile. Una serie di piccoli accorgimenti potrebbero portare ad una concreta flessione degli importi delle bollette che periodicamente ricevono gli italiani. Scegliere una tariffa che si dimostri, di fatto, più conveniente, considerando anche, ad esempio, la stessa fascia oraria, che come sappiamo può rappresentare una sorta di ancora di salvezza in certe situazioni. Tali fasce, cosi come tutti sanno sono di fatto tre. F1-F2-F3.
Concentrare il consumo energetico nelle tre diverse fasce può chiaramente alterare o meno l’importo della bolletta stessa: F1 è da considerare la fascia oraria dell’ora di punta, dalle ore 8 alle ore 19. La fascia F2 riguarda invece le ore intermedie, dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle ore 8 e dalle ore 19 alle ore 23. Il sabato dalle ore 7 alle 23. La F3 è la fascia fuori punta: dalle ore 23 alle ore 7, dal lunedì al sabato e a tutte le ore la domenica e i giorni festivi.
Se si considera ad esempio la possibilità di voler risparmiare concretamente sul prezzo della bolletta allora bisognerà prendere in considerazione l’utilizzo maggiore dei propri apparecchi elettrici nella fascia 1 e nella fascia 23, che unisce di fatto le ultime due fasce. Il libero mercato offre di fatto numerose situazioni per risparmiare, anche se alla base di tutto c’è l’aumento delle stesse tariffe di consumo. Il problema insomma rischierebbe di presentarsi ad ogni modo.
Le tariffe biorarie, ad esempio potrebbero rappresentare la giusta soluzione se si ambisce a risparmiare. Scegliere la propria fascia oraria maggiormente conveniente non è certo semplice. Bisogna considerare la mappa specifica dei consumi per ogni singola situazione. Stabilire in quale momento della giornata i consumi si concentrano. In quel modo si avrà un quadro preciso della situazione e successivamente si potrà quindi optare per una o per un’altra soluzione.