Quello che è successo al protagonista di questa vicenda è da non credersi. Dal sogno all’incubo in pochi giorni.
Un comune investimento, cosi come spesso suggeriti dal web o da altri canali. Le raccomandazioni senza fine degli stessi istituti di credito, dei partner nel ramo del trading, interessati, chiaramente più che mai a non dare di se una idea negativa, niente è servito e niente spesso serve per tutelare realmente le persone che sempre più spesso vanno ad infilarsi in vicoli più che mai pericolosi.
Una esperienza che all’inizio sembrava più che redditizia, cosi come spesso avviene, ma chiaramente tutto fa parte del gioco. Il modo per far avere alla vittima l’idea di partecipare ad un investimento serio e soprattutto di avere a che fare con professionisti distinti di cui ci si può ciecamente fidare. I truffatori certe dinamiche le conoscono alla perfezione e di conseguenza agiscono nel migliore dei modi per far apparire il tutto quanto più affidabile che mai.
Quello che è successo ad un 75enne di Arezzo, per certi versi ha dell’incredibile. Se andiamo a considerare l’ammontare del capitale investito, praticamente in una truffa, c’è da mettersi le mani nei capelli e non solo. La verità è che nella prima parte del percorso che ha portato al definitivo raggiro, le cose sembravano andare addirittura per il meglio. Addirittura, l’uomo stava rientrando materialmente del suo investimento, un colpo di genio dei truffatori in questione.
Pochi giorni, due mesi o poco più per far letteralmente andare in fumo un milione di euro. Tanto è bastato all’organizzazione che ha preso di mira il 75enne toscano, che di fronte a quei numeri, alle parole, alle promesse. Un gioco perfetto, una capacità impressionante di saper rendere ogni cosa credibile al punto da poter sembrare la realtà, quella vera, quella che può regalarti enormi soddisfazioni ma alla fine ti regala soltanto la solita immensa delusione.
Trading, 75enne investe 1 milione di euro: ecco come sono riusciti a portargli via tutto
La denuncia arrivata alla Polizia Postale di Arezzo, con l’uomo che racconta passo dopo passo tutta la sua storia, è arrivata quando il tutto sembrava ormai più che chiaro. Il mondo del trading on line, il fascino indiscusso di una serie di operazioni che almeno sulla carta possono portare ad enormi soddisfazioni. Il protagonista di questa vicende aveva iniziato ad interessarsi alla prospettiva, decidendo poi di iscriversi alla piattaforma che sembrava gli desse maggiore fiducia e garanzie.
Iscrittosi alla piattaforma, il 75enne è stato subito contattato da un broker della società in questione che comunicava inizialmente in lingua inglese e successivamente in italiano. Il primo investimento da parte dell’uomo appare piuttosto contenuto, considerando tra l’altro le possibilità economiche poi palesatesi del nostro protagonista. 2500 euro, il secondo da 5mila, il terzo da 7500 euro, in ultimo, un quarto versamento da 10mila euro.
L’uomo periodicamente inoltre, accedendo alla piattaforma constatava una crescita assolutamente entusiasmante del suo patrimonio. In pochi giorni, questo passa da 20mila a 160mila euro.
Nel periodo successivo il suo capitale passa addirittura a 700mila euro. Quello che visualizzava l’uomo attraverso il suo profilo era chiaramente falso, tutto orchestrato per dare la sensazione che le cose stessero andando bene e convincere la vittima ad investire sempre più soldi.
Gli inquirenti inoltre raccontano di un accredito ricevuto di 17mila euro a testimonianza di quanto il tutto fosse assolutamente legale ed affidabile. Ad un certo punto, poi una volta arrivati ad investimenti più importanti, di 300mila euro in più occasioni, l’uomo realizza che non è più possibile accedere al suo profilo, che il suo account risulta infatti disabilitato.
I contatti telefonici, inoltre, quelli della fantomatica società, tutti irreperibili. L’uomo dopo aver investito complessivamente ben 1 milione di euro scopre la truffa e denuncia tutto alla Polizia Postale.
Dopo una serie di indagini, poi si scoprirà che i vari versamenti effettuati dalla vittima arrivavano direttamente su un conto lituano. Successivamente i soldi risultano spostati in Arabia Saudita e Pakistan per poi arrivare alle Isole Cayman. I dubbi degli inquirenti parlano di probabili ex dipendenti bancari dediti a questo genere di truffe.
I consigli da parte della Polizia Postale sono sempre gli stessi, in certi casi. Verificare l’identità dei professionisti che si nascondono dietro un telefono e soprattutto i tratti delle aziende che si scelgono per il trading on line. La truffa è sempre ben nascosta nell’incertezza e nel dubbio, li entra in scena il raggiro.