Ci hanno spesso detto che l’acqua in bottiglia di plastica non è di ottima qualità e può anche essere nociva per la salute. Ma, è davvero così?
Grazie ad alcuni studi e test condotti sulle acque vendute nelle bottiglie in plastica, è possibile finalmente fare chiarezza sui reali rischi per la salute umana.
Che le bottiglie di plastica siano dannose per l’ambiente non è una novità. Esse rappresentano uno dei principali rifiuti inquinanti del pianeta. Per questo motivo, sono state adottate diverse politiche e misure che intendono scoraggiare l’utilizzo delle bottiglie in plastica, al fine di ridurre l’inquinamento nei mari.
Oltre a danneggiare l’ambiente viene spesso sollevata un’altra questione quando si parla di acqua in bottiglie in PET: è dannosa per la salute?
La maggior parte delle bottiglie in plastica che troviamo negli scaffali dei supermercati è realizzata in polietilene tereftalato, comunemente indicata con la sigla PET.
Si tratta di un tipo di plastica particolarmente resistente e trasparente, che permette di conservare le bevande e gli alimenti senza rilasciare materiale nocivo.
Tuttavia, affinché questo tipo di plastica possa essere definito “non tossico” occorre che venga conservata in maniera corretta.
Pertanto, le bottiglie di plastica che contengono acqua dovrebbero essere conservate lontane dalle fonti di calore, per permettere al liquido contenuto di conservare le proprie caratteristiche organolettiche.
Acqua in bottiglia di plastica: è nociva?
Di per sé l’acqua contenuta nelle bottiglie di plastica, che troviamo sugli scaffali dei supermercati, non è tossica. Tuttavia, è necessario che essa sia conservata in maniera adeguata rispettando alcuni accorgimenti.
Di fatto, anche sulle confezioni delle bottiglie è riportato chiaramente il metodo di conservazione, che fa espressamente riferimento ad “un luogo fresco, asciutto, pulito e senza odori, al riparo dalla luce solare e da fonti di calore”.
Pertanto, se l’acqua in bottiglia di plastica viene conservata rispettando le suddette regole è un prodotto valido e non nocivo. Va detto che se il metodo di conservazione domestico dipende dalla nostra volontà, non possiamo avere la certezza che prima di arrivare sulle nostre tavole, la bottiglia d’acqua sia stata conservata in maniera adeguata anche da fornitori e commercianti.
Il problema delle microplastiche
Aldilà del metodo di conservazione, resta un grosso interrogativo in merito alle microplastiche. Ad oggi, infatti, non sono ancora noti gli effetti che le microparticelle di plastica hanno sull’organismo umano. Gli scienziati, però, sono all’opera per approfondire la questione.
Recentemente, in Francia, l’Associazione Agir pour l’Environnement, che da anni si occupa della lotta all’inquinamento da plastica, ha condotto uno studio.
I risultati del suddetto test anno purtroppo confermato la presenza di microplastiche nelle acque vendute nelle bottiglie in PET.
Le sostanze rinvenute nell’acqua sono quattro:
- polipropilene (PP)
- polietilene (PE)
- poliuretano (PU)
- polietilene tereftalato (PET).