Il miglior discount del nostro Paese, incubo pignoramento e dove vendere le monete in Lire che valgono una fortuna: ecco tutti i temi caldi della settimana.
Nè Lidl nè Eurospin. Tanto amati e ricercati dagli italiani, di recente è stata resa nota la lista dei migliori supermercati discount nel nostro Paese.
Intanto giungono brutte notizie per molte famiglie e aziende italiane che a partire da una determinata data rischiano di dover fare i conti con il rischio pignoramento del proprio conto corrente.
Tra i temi caldi della settimana si annovera poi dove vendere le monete spesso dimenticate nei cassetti di casa che possono valere invece una fortuna. Entriamo quindi nei dettagli per vedere tutto quello che c’è da sapere in merito e soprattutto cosa sta succedendo.
Tanto amati e ricercati dagli italiani: la lista dei migliori supermercati discount nel nostro Paese
Tra i maggiori fenomeni dell’ultimo periodo si registra la ricerca sempre più spasmodica del supermercato discount. Proprio in tale ambito non è passata inosservata la lista dei migliori supermercati discount presenti nel nostro Paese che è stata stilata da Altroconsumo. Ebbene, entrando nei dettagli, la classifica dei discount più economici e convenienti è la seguente:
- Aldi
- Eurospin
- Prix
- Tuodì
- MD Discount
- DPiù
- Lidl
- In’s
- Penny Market
- Todis
Al fine di ottenere tale classifica, ricordiamo, Altroconsumo ha tenuto conto delle risposte fornite ad un sondaggio ah hoc da oltre 9 mila soci. Il questionario online in questione, interesserà sapere, proponeva ad esempio dei quesiti sui posti dove è meglio fare la spesa, dove trovare prezzi più bassi e così via. Ebbene, proprio grazie a questa indagine è emerso, appunto, che tra i marchi preferiti si annovera Aldi.
Conto corrente, attenzione: rischio pignoramento a partire da questa data
Giungono brutte notizie per molte famiglie e aziende che a breve rischiano di dover fare i conti con il pignoramento del proprio conto corrente. In particolare vi è una data da segnare sul calendario, a partire dalla quale l’Agenzia delle Entrate – Riscossione procederà a quanto pare con il pignoramento dei conti correnti dei contribuenti morosi. Ma cosa sta succedendo?
Ebbene, a lanciare l’allarme ci ha pensato il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni. Quest’ultimo, infatti, ha fatto sapere di essere venuto a “conoscenza di una “situazione folle che, se non risolta nel minor tempo possibile, porterà al fallimento di centinaia di aziende e ridurrà famiglie sul lastrico“.
In particolare Mallegni ha reso noto di aver avuto conferma che tra “qualche settimana, esattamente il prossimo 29 agosto, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione procederà al pignoramento dei conti correnti dei contribuenti morosi che non abbiano rispettato le rateizzazioni concesse dall’amministrazione e che non abbiano provveduto a sanare la loro posizione entro il mese di ottobre“.
Proprio la data del 29 agosto 2022, quindi, si rivela essere quella da cerchiare in rosso sul calendario. Al momento comunque, è bene sottolineare, non vi sono ancora conferme in merito. Non resta pertanto che attendere e vedere se verranno attuati degli interventi in tale ambito, oppure se a partire dal prossimo 29 agosto si assisterà davvero al pignoramento di numerosi conti correnti.
Lire in banconote o monete, una ricchezza in casa: dove venderle?
Le monete o banconote delle vecchie Lire spesso dimenticate nei cassetti di casa, possono valere in realtà una vera e propria fortuna. In particolare vi sono alcuni esemplare ricercati dai collezionisti per cui è possibile ottenere un bel po’ di denaro. Proprio per questo motivo il consiglio è quello di contattare un esperto in numismatica che potrà in questo modo fornirvi delucidazioni in merito al reale valore delle vostre monete o banconote in lire.
Meglio stare lontani, invece, dai siti e-commerce dove in alcuni casi tentano di vendere monete a prezzi sbalorditivi e purtroppo falsi. Ma quali sono le vecchie Lire che valgono di più? Ebbene, tra i pezzi più importanti si annoverano quelli da 2, da 20, da 50 e da 100 Lire. Questo avviene per via della presenza di piccole imperfezioni oppure per via della bassa tiratura. Entrando nei dettagli, ad esempio, la 10 Lire del 1954, ovvero quella con la spiga sopra, vale tra i 70 e i 90 euro.
Vi sono però tanti altri esemplari che valgono molto di più. Ne è un chiaro esempio la 50 Lire del 1956 con sopra raffigurato il vulcano, che può permettere di portare a casa 110 euro. Ma non solo, la 20 Lire del 1956 vale 700 euro, la 200 Lire del 1977 permette di intascare 800 euro, mentre la 100 Lire del 1955 ben mille euro.
Tra quelle più ricercate, e che pertanto valgono di più, inoltre, si annoverano la 5 Lire del 1946 per ben 1200 euro, la Lira con l’arancia del 1947 per un valore pari a 1500 euro e la 2 Lire del 1947 con la spiga per ben 1800 euro. Per finire, tra le Lire che valgono più di tutte si annoverano la 5 Lire delfino del 1956 e la 50 Lire del 1958 per ben 2 mila euro. Ma soprattutto la 500 Lire del 1957 che può permettere di intascare ben 15 mila euro.