Un provvedimento della Regione Basilicata dimezza la bolletta del gas, grazie allo sgravio sui costi della materia prima.
Niente soldi per pagare il gas. Frase che, detta così, sembra legarsi più alla difficoltà nello stare al passo del rally dei prezzi, piuttosto che a una particolare forma di agevolazione.
Eppure, per quanto possa sembrare incredibile visti i tempi, è proprio la seconda possibilità che va concretizzandosi. Non per tutti chiaramente, ma solo per alcuni italiani che avranno la fortuna di beneficiare di una misura ad hoc volta a contenere sia l’aumento dei prezzi che a salvaguardare le tasche già provate dei contribuenti. Un territorio, in particolare, ha deciso di utilizzare la propria autorità regionale per tamponare l’emergenza. La Basilicata, tramite il governatore Vito Bardi, ha infatti approvato una legge che consentirà ai residenti di disporre gratuitamente del gas nei prossimi mesi. Una misura che mira a contenere l’aumento dei costi come detto, ma anche a tutelare le disponibilità economiche dei cittadini. Già in orbita austerity per quel che riguarda l’inverno.
La legge era stata approvata già a metà del mese e prevede un’erogazione gratuita della fornitura di gas. Non diretta ma tramite rimborso della componente energia del prezzo della fornitura stessa. A spiegarlo è stato lo stesso Consiglio regionale che, inoltre, spiega che la validità del provvedimento sarà per tutte le utenze domestiche dei residenti della Regione Basilicata, oltre che per le pubbliche amministrazioni regionali. Restano esclusi dalla misura “gli enti pubblici economici e le società partecipate, e degli enti locali regionali”.
Rimborso sul gas, la strategia della Basilicata per superare i rincari
Una novità decisamente interessante anche se limitata a un solo territorio. Il rimborso interesserà la voce “materia gas” presente in bolletta. Il che, di fatto, consentirà alle famiglie di rientrare in possesso della spesa relativa alla materia prima. Per quanto riguarda gli oneri di sistema, la gestione del contatore e il trasporto, invece, i costi continueranno a essere sostenuti dagli utenti. In pratica, la bolletta si pagherà lo stesso ma con depennata la voce relativa alla fornitura. Questo significa che le fatture dovranno perlomeno dimezzarsi. La Regione ha ottenuto il via libera delle società di estrazione della Val d’Agri, riuscendo quindi a disporre la sforbiciata al costo dell’utenza prima che arrivi l’ondata invernale. Le società in questione, hanno ottenuto di contro una proroga per continuare le attività estrattive, cedendo in cambio forniture gratuite.
Sarà la Regione stessa ad assumersi gli oneri sulla gestione delle forniture, per le quali sarà comunque coinvolta l’Autorità per Energia reti e ambiente (Arera). Le società gestenti della maggior parte della fornitura sono Eni e Total, per circa 200 milioni di metri cubi l’anno, distribuiti su un consumo pari a circa 160 milioni di metri cubi. Restano però fuori dall’agevolazione tutti quei residenti che utilizzano forme di riscaldamento non collegate alla rete del gas. Non resteranno comunque del tutto fuori dai provvedimenti, visto che per loro saranno disposti incentivi per l’efficientamento energetico e l’impianto di fotovoltaici o pannelli solari per elettricità e produzione di acqua calda. Con una spesa entro o pari a 5 mila euro, il rimborso sarà ottenuto integralmente. Un buon affare.