In molti in questi giorni stanno ricevendo a casa la nuova tessera sanitaria. Occhio, però, a non buttare quella vecchia. Il motivo che non ti aspetti.
L’Agenzia delle Entrate sta inviando a molti, in questi giorni, una nuova tessera sanitaria. Nonostante ciò non si deve buttare quella vecchia, ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
La tessera sanitaria, ricordiamo, si presenta come un documento personale che ha sostituito il tesserino plastificato del codice fiscale. Viene rilasciata a tutti i cittadini italiani che hanno diritto a fruire delle varie prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale. In particolare permette di accedere a numerosi servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione.
Non parliamo solamente delle varie cure mediche, ma anche tutte le altre funzioni della tessera sanitaria, spesso poco conosciute. Data la sua importanza, quindi, non stupisce che siano in molti a prestare attenzione ai vari cambiamenti inerenti la tessera sanitaria.
A proposito di quest’ultima, infatti, interesserà sapere che l’Agenzia delle Entrate sta inviando a molti, in questi giorni, una nuova tessera sanitaria. Nonostante ciò non si deve buttare quella vecchia, ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Come già detto l’Agenzia delle Entrate sta inviando a molti, in questi giorni, una nuova tessera sanitaria. Nonostante ciò non si deve buttare quella vecchia, ma per quale motivo? Ebbene, a tal proposito non è passato inosservato il fatto che in molti stanno ricevendo una Carta nazionale dei servizi incompleta.
In particolare in molti casi giungono senza microchip e senza nemmeno il logo della Regione. A spiegare il motivo di tale situazione ci ha pensato lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze, che a tal proposito ha fatto sapere come:
“A partire dal 1 giugno, la Tessera Sanitaria potrà essere emessa nella versione TS-CNS (Carta Nazionale dei Servizi) che comprende il microchip o in alternativa nella versione TS semplice senza il componente elettronico. In entrambi i casi le Tessere di nuova emissione, le emissioni per scadenza e i duplicati continueranno ad avere sul retro del tesserino plastificato la TEAM – Tessera europea di assicurazione di malattia”.
Per poi aggiungere che tale novità “è stata introdotta per far fronte alla possibile carenza di materiali per la produzione dei microchip, dovuta alla grave crisi internazionale“. Proprio per questo motivo, quindi, molte delle tessere sanitarie che stanno giungendo ultimamente nelle nostre case sono senza microchip.
Ne consegue che tali tessere senza microchip hanno valenza di Codice Fiscale e di Tessera Europea Assistenza Malattia (TEAM) ma non hanno le funzionalità tipiche della Carta Nazionale dei Servizi. Proprio per questo motivo si consiglia di non buttare la vecchia tessera sanitaria CNS con microchip. Proprio quest’ultima, infatti, potrà essere utilizzata fino al 31 dicembre 2023 per accedere ai vari servizi.
Questo anche se sul fronte della tessera è impressa una data di validità già scaduta. Oltre a dover conservare la vecchia Carta Nazionale dei Servizi, inoltre, ricordiamo che bisogna provvedere, prima della naturale scadenza della stessa, anche ad estendere fino a fine 2023 la durata del certificato.
Tutto ciò è possibile grazie ad un software che risulterà disponibile sul portale del Sistema Tessera Sanitaria gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Una situazione di certo inaspettata, ma a cui è possibile far fronte semplicemente ricordandosi di non buttare la vecchia tessera.