Musei, la visita gratis non è un sogno: la ricetta vincente è in un… giorno
Una possibilità di visitare gratis i propri musei preferiti c’è. E la concedono tutti i poli statali. Probabilmente tutti la conoscono ma non si sa mai…
Per chi ne è un appassionato, una visita al museo, specie se uno fra i più famosi, rappresenta un punto d’arrivo. Gallerie di quadri, sculture e altre opere d’arte: alcuni turisti si muovono esclusivamente per visitare uno di questi santuari del genio dell’uomo.
L’Italia non è certo indietro a nessuno in termini di poli museali. Basti pensare agli Uffizi di Firenze e ai Capitolini di Roma (e anche ai Musei Vaticani, anche se effettivamente parte di un altro Stato), tanto per citarne due fra i più visitati. Ognuno dei quali, in realtà, accoglie i visitatori senza chiedere un esborso eccessivo. Anzi, persino i musei più grandi del mondo, compreso il Louvre di Parigi, offrono delle tariffe agevolate, soprattutto per i più giovani. Il magnifico palazzo parigino, ad esempio, offre la possibilità di una visita gratuita a tutti i residenti in Paesi dell’Unione europea al di sotto dei 26 anni. Un’opportunità straordinaria se si pensa a cosa ci aspetta all’interno di quei corridoi. In fatto di promozioni l’Italia non è da meno. Del resto, il nostro Paese ospita il maggior numero di siti Unesco e, per questo, fra i più visitati in assoluto a livello mondiale.
Una politica saggia per le visite ai musei non poteva di certo mancare. E allora, ecco che subentra il fattore costi. Alcuni poli museali richiedono tariffe più alte, comunque difficilmente al di sopra dei 35 euro. I musei più importanti, come gli Uffizi, mettono a disposizione tariffe ridotte ma anche i biglietti interi sono messi a prezzi competitivi. Un giro completo per un adulto non costa più di 20 euro, una cifra decisamente ragionevole. I Capitolini, la struttura museale pubblica più antica del mondo, non chiedono più di 16 euro per un biglietto standard, addirittura 14 per i residenti a Roma.
Musei gratis, ecco come visitare i più famosi senza spendere un euro
È chiaro che ogni museo vale il prezzo pagato per il biglietto. Certo è che, se un polo come il Louvre offre un vantaggio come l’ingresso gratis a determinate condizioni, viene da chiedersi se anche da altre parti sia possibile. Attenzione, si parla di biglietti standard. Esistono infatti delle condizioni di gratuità specifiche, proprie di ogni museo. Anche perché non tutti gli appassionati possono permettersi il costo di visite ravvicinate, anche per via delle spese necessarie agli spostamenti. Per quanto riguarda l’Italia, in realtà, una soluzione per così dire “low cost” ci sarebbe anche. Un’iniziativa più che un trucco, in grado di consentire al maggior numero possibile di persone di godere delle bellezze artistiche contenute nei musei senza dover metter mano al portafogli. A concederla è stato nientemeno che il Ministero dei Beni culturali, in collaborazione con gli stessi Musei italiani. Tutti favorevoli a proporre un’iniziativa culturale che, negli anni, ha ottenuto sempre più successo.
Il nome del progetto è “Io vado al museo” e, probabilmente, quasi tutti lo conoscono. Anche se, forse, non con il suo vero nome. Si tratta infatti del programma ministeriale che consente ai visitatori di recarsi gratuitamente al museo, a patto che lo faccia la prima domenica di ogni mese. Si può dire che la denominazione di “domenica gratis ai musei” sia più frequente del nome ufficiale dell’iniziativa. Il concetto è comunque lo stesso. L’unica condizione è che il visitatore si rechi a un polo statale, gli unici che hanno aderito a “Io vado al museo”. Non che questo sia un male vista la vastità di strutture di questo tipo esistenti in Italia. Anzi, l’iniziativa si estende anche alle “aree archeologiche statali”. Gli appassionati lo sapranno da tempo ma, chissà, a qualcuno potrebbe essere sfuggito.