Occhio alle tre truffe bancomat più diffuse del momento, attraverso le quali alcuni malintenzionati riescono a svuotare il conto del malcapitato di turno.
Massima attenzione tutte le volte in cui andate a prelevare i soldi presso uno sportello ATM con il vostro bancomat. Questo in quanto vi sono alcuni malintenzionati che mettono in atto delle trappole attraverso cui riescono a far cadere il malcapitato di turno. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Vestiti, alimentazione, benzina e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero molte le spese da affrontare e che finiscono per avere un impatto non indifferente sulle nostre tasche. A rivestire un ruolo importante in tale ambito, come è facile immaginare, sono proprio i vari strumenti di pagamento a nostra disposizione, grazie ai quali poter pagare i vari beni e servizi di nostro interesse.
A tal proposito abbiamo già avuto modo di vedere assieme come sia in atto una nuova stretta anti evasione fiscale che prende di mira in particolar modo i prelievi con bancomat. Sempre quest’ultimo, purtroppo, finisce sempre più spesso nel mirino anche di alcuni malintenzionati che mettono in atto delle trappole ad hoc attraverso cui riescono ad estorcere denaro al malcapitato di turno. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Soldi, occhio alle tre truffe bancomat più diffuse del momento: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già visto come, purtroppo, siano davvero tanti i tentativi di truffa a cui bisogna prestare la massima attenzione. Sempre in tale ambito, inoltre, si invita a prestare particolare attenzione alle tre truffe bancomat più diffuse del momento, attraverso le quali dei delinquenti riescono ad estorcere del denaro al malcapitato di turno.
Come riportato su Informazione Oggi, sono queste le truffe bancomat che bisogna assolutamente conoscere per non correre rischi allo sportello ATM. Entrando nei dettagli si tratta delle seguenti:
- Cash trapping. Tale tentativo di truffa viene attuato ostruendo la fessura da cui escono i soldi nel momento in cui si effettua un prelievo con il bancomat. In una situazione del genere il cliente tende ad allontanarsi dallo sportello per rivolgersi ad un impiegato dell’istituto di credito per chiedere aiuto. Peccato che proprio in tale lasso di tempo il truffatore entra in azione, togliendo l’oggetto che ostruisce la fessura e riuscendo così a rubare il denaro dello sfortunato correntista.
- Card trapping. A differenza del cash trapping, in questo caso i delinquenti attuano delle trappole ad hoc in modo tale che a restare bloccato non sia il denaro, bensì il bancomat stesso. In pratica fanno in modo che card resti incastrata con la fessura, per poi agire indisturbati e prelevare soldi mentre lo sfortunato correntista si rivolge ad un dipendente della banca per chiedere aiuto.
- Clonazione bancomat. La terza truffa bancomat del momento consiste nella clonazione della carta stessa. In pratica i truffatori applicano allo sportello ATM dei marchingegni, come ad esempio uno skimmer, grazie ai quali poter leggere e memorizzare le informazioni importanti, come ad esempio il pin della carta in questione. Ma non solo, la clonazione del bancomat può aver luogo ad esempio grazie all’installazione di un malware che permette al truffatore di poter prelevare indisturbato dei soldi dal conto corrente.
Truffe bancomat: cosa controllare prima di fare un prelievo allo sportello
Tanti e diversi, come è facile notare, sono i tentativi di truffa bancomat, attraverso cui dei malintenzionati riescono ad estorcere denaro al malcapitato di turno. Proprio per questo motivo, onde evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti, prima di fare un prelievo si rivela opportuno controllare che non vi siano manomissioni.
In particolare si invita a controllare che non vi siano particolari oggetti tecnologici in prossimità delle fessure attraverso cui si inserisce la carta o dove viene erogato il denaro. Allo stesso modo meglio evitare di prelevare denaro nel caso in cui si notino delle difformità o comunque segni di alterazioni.
In tal caso, in effetti, si rivela opportuno, oltre che necessario, contattare i dipendenti dell’istituto di riferimento in modo tale da segnalare la situazione. Solo in questo modo, d’altronde, è possibile evitare di cadere nelle trappole dei truffatori e soprattutto evitare di perdere del denaro.