Fare la spesa è diventato un incubo per le famiglie italiane. L’inflazione non permette di riempiere il carrello senza svuotare il portafoglio. Tranne in queste città.
Altroconsumo ha stilato una classifica delle province italiane in cui fare la spesa è ancora conveniente. Scopriamo quali sono.
L’inflazione ha aumentato i prezzi di tutti i prodotti. Gli sconti nei supermercati sono sempre più rari, il carrello della spesa sempre più vuoto e le tasche senza soldi. La situazione è complicata per tante famiglie che non riescono a far fronte alle spese ma anche per le imprese con gli aumenti di luce e gas che incidono sulla produzione. È lecito pensare che i rincari maggiori si rilevino nelle città del nord Italia rispetto a quelle del sud. Conoscendo le differenze tra settentrione e meridione, infatti, si può facilmente ipotizzare come il costo della vita sia maggiore a nord e inferiore a sud. In realtà, una classifica stilata da Altroconsumo sulle città in cui fare la spesa costa meno mostra un quadro differente. A dividersi il podio una provincia del nord-est e una del sud.
Fare la spesa, quali sono le città più convenienti?
Altroconsumo ha dato spunto al Codacons per verificare in quali città italiane fare la spesa sia più conveniente. L’indagine ha confrontato i costi di servizi e generi alimentari in 17 province presenti nei discount, supermercati, catene locali e store più diffusi in Italia. In linea generale, una famiglia italiana spende in media più di 6 mila euro all’anno secondo l’ISTAT. A Pordenone, Vicenza e Treviso è possibile risparmiare più di 1.000 euro acquistando con oculatezza e scegliendo il supermarket più conveniente, Conad City Spesa Facile.
Altre città in cui risparmiare sono Cuneo, Torino, Asti e Brescia ma solo se si opta per lo store più economico. La differenza tra i prezzi di supermercati “cari” e quelli convenienti è, infatti, la più rilevante a confronto con altre province. Scendendo verso il Sud Italia, a primeggiare nel risparmio è Napoli. Una famiglia di 4 persone può fare una spesa settimanale con 75 euro. Non convincono, invece, Messina e Milano con un +1.200 euro rispetto alla spesa media.
Una doverosa puntualizzazione
A Milano per un paniere di prodotti di carne, frutta, verdura, pesce e pane si spendono in media 116 euro ossia un 17,7% in più rispetto alla media nazionale e un 54% in più rispetto a Napoli. La differenza è rilevante ma occorre fare una puntualizzazione. È nelle regioni del Sud Italia che si rivela un maggiore rialzo dei prezzi annuale. I dati riportano incrementi maggiori legati all’inflazione a Catania con +9,9%, a Messina con +9% e a Palermo con +9,8%.