Aumenta il rendimento dei buoni postali. In molti pertanto si chiedono se risultino più convenienti dei BTP. Ebbene, la risposta non è scontata.
Il governo ha di recente aumentato i tassi dei buoni fruttiferi postali ordinari al fine di contrastare l’inflazione. Per questo sono in molti a chiedersi se ad oggi siano più o meno convenienti dei BTP. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal preoccupante aumento dei prezzi, con rincari fino al 43% fino ad arrivare al Covid e non solo, sono tanti i fattori che hanno purtroppo un impatto negativo sulle nostre finanze. Questo in quanto si tratta di elementi che finiscono per ridurre ulteriormente il nostro potere di acquisto. Da qui il desiderio di attingere a qualche guadagno extra, magari attraverso alcune forme alternative di investimento.
In effetti abbiamo già avuto modo di vedere che lasciare i propri soldi fermi sul conto corrente può rivelarsi spesso controproducente per via dei costi e dei rischi derivanti. Proprio in tale ambito, pertanto, interesserà sapere che il governo ha di recente aumentato i tassi dei buoni fruttiferi postali ordinari e per questo sono in molti a chiedersi se ad oggi siano più o meno convenienti dei BTP. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Buoni postali, sono più convenienti dei BTP? Ecco tutto quello che c’è da sapere
Come già detto il governo ha di recente aumentato i tassi dei buoni fruttiferi postali ordinari e per questo sono in molti a chiedersi se ad oggi siano più o meno convenienti dei BTP. Entrando nei dettagli, infatti, bisogna sapere che l’esecutivo ha aumentato i tassi dei buoni fruttiferi postali ordinari dallo 0,5 al 2%. Questo, come già detto, al fine di poter contrastare l’aumento dell’inflazione.
Tale aumento, è bene ricordare, riguarda solo coloro che sottoscrivono un nuovo buono fruttifero postale. Per quelli già sottoscritti, infatti, bisogna fare riferimento alle regole precedenti. Questo avviene in quanto i tassi dei buoni postali ordinari vengono determinati con un decreto ministeriale e restano fissi per tutta la loro vita.
Questa, in effetti, è una delle principali differenze con i buoni del Tesoro. Mentre per i buoni fruttiferi postali il rendimento è fisso e stabilito da un decreto ministeriale, infatti, nel caso dei buoni fruttiferi postali il rendimento viene aggiornato ad ogni asta, a seconda dell’andamento del mercato secondario.
Buoni fruttiferi postali o Buoni del Tesoro: occhio alle differenze
A tal proposito interesserà sapere che al momento il rendimento per i BTP decennali è pari a circa il 3%. Questo, come è facile notare, è più alto rispetto a quello dei buoni fruttiferi postali ordinari. Considerare solo tale elemento per decidere su quale strumento investire, però, non è sempre la scelta giusta.
Nel mercato secondario, infatti, i rendimenti dei BTP si adeguano alle condizioni di mercato. Ne consegue che chi vuole vendere o comprare buoni del Tesoro deve fare i conti delle differenze di prezzo. In base a come va il mercato in un certo momento, quindi, è possibile ritrovarsi a dover fare i conti con delle perdite oppure dei guadagni.
I buoni fruttiferi postali invece rendono meno rispetto ai Btp, ma non si rischia mai di perdere il capitale. Stabilire a priori se sia più conveniente investire in buoni fruttiferi postali oppure in buoni del Tesoro, pertanto, non è possibile. Non resta quindi che prendere in considerazione le relative caratteristiche e optare per la soluzione più adatta alle proprie esigenze.