Comprare a rate senza presentare la busta paga non è una illusione ma una reale possibilità. Scopriamo come fare.
I finanziamenti sono possibili anche senza busta paga. Scopriamo quali sono i metodi alternativi tra cui scegliere la soluzione ideale.
Il finanziamento è uno strumento sempre più spesso necessario per affrontare spese onerose. I cittadini che dispongono della liquidità necessaria per sostenere un costo improvviso come l’acquisto di un frigorifero nuovo o la riparazione dell’auto sono sempre meno. L’inflazione dilagante da una parte e gli stipendi non adeguati al costo della vita dall’altro non aiutano i contribuenti ad accumulare risparmi per fronteggiare imprevisti. Da qui la necessità di dover rivolgersi ad una banca qualora dovessero occorrere importanti somme di denaro – anche se da qualche anno esistono i mini prestiti – oppure di procedere con un finanziamento direttamente presso l’esercente. Si possono comprare a rate elettrodomestici e televisori ma anche abbigliamento e accessori. A supporto della modalità di pagamento saranno richieste delle garanzie. La più comune e accettata è la busta paga. E chi non ne possiede una?
Comprare a rate senza busta paga, le soluzioni
Le banche chiedono la busta paga come garanzia per accertare l’affidabilità del cliente e la possibilità di restituzione del prestito ma non chiudono subito la porta in faccia a chi non ne possiede una. Il cliente lavoratore autonomo può presentare l’ultima dichiarazione dei redditi a supporto della domanda. Il cittadino con altre fonti di reddito, come un affitto o una rendita mensile, può presentare queste entrate mensili certe per ottenere il finanziamento. In alternativa esiste la figura del garante, una terza persona che si impegna a far fronte al pagamento delle rate qualora l’intestatario del finanziamento dovesse risultare inadempiente.
Una soluzione diversa dal prestito con busta paga, poi, ha come protagonista le cambiali. Il richiedente si impegna a pagarle mensilmente entro la data di scadenza e non adempiendo all’obbligo la banca potrà rivalersi sul cliente. Naturalmente i tassi di interesse applicati qualora il finanziamento dovesse essere accordato senza busta paga sarebbero più alti e la rata mensile più elevata.
Altre soluzioni da conoscere
A concedere un finanziamento sono anche i rivenditori stessi. Le grandi catene di negozi che vendono elettrodomestici, ad esempio, permettono di comprare a rate. In più, spesso viene proposto lo stesso prezzo di vendita, senza applicare interessi, oppure solamente un piccolo sovrapprezzo. Negli ultimi anni questo tipo di pagamento è sempre più proposto proprio in considerazione del fatto che il costo della vita sta diventando troppo elevato rispetto alle possibilità di tanti contribuenti. Si ritrova sia nei negozi fisici che negli store online. Non è richiesta la busta paga perché la garanzia è data dall’addebito diretto delle rate sul conto corrente del cliente oppure su carta di credito.
Da valutare per comprare a rate, poi, l’alternativa delle carte revolving. Rappresentano un fido che la banca eroga al contribuente. La carta ha un plafond che il titolare può utilizzare per fare acquisti o prelevare denaro a fronte del pagamento di interessi passivi. Sarà possibile, così, pagare a rate un acquisto invece che in un’unica soluzione.