Bonus+200+euro+per+i+pensionati%2C+chi+dovr%C3%A0+restituirlo+dopo+i+controlli+dell%26%238217%3BINPS
contocorrenteonlineit
/2022/08/14/bonus-200-euro-pensionati/amp/
Bonus e indennità

Bonus 200 euro per i pensionati, chi dovrà restituirlo dopo i controlli dell’INPS

I pensionati hanno ricevuto il Bonus 200 una tantum sul cedolino di luglio e agosto. Prossimamente potrebbero doverlo restituire.

Un regalo solitamente non si chiede indietro. Questo, invece, è ciò che accadrà ad alcuni pensionati dopo le verifiche reddituali dell’INPS.

Adobe Stock

Il Bonus una tantum dal valore di 200 euro nasce come sostegno contro l’inflazione. I beneficiari sono più di 3,2 milioni di italiani e aumenteranno ancora con l’ampliamento della platea dei destinatari decisa dal Decreto Aiuti Bis. Per poter ottenere la misura, però, ci sono requisiti da soddisfare differenti per ogni categoria. Una condizione, però, è comune ossia il reddito personale inferiore a 35 mila euro. I pensionati che hanno ricevuto i 200 euro tra luglio e agosto sono risultati beneficiari conteggiando i redditi accumulati sulla scorta delle risultanze tributarie provvisorie. L’INPS ha erogato la prestazione, insomma, senza conoscere la situazione reddituale del 2021. Sono ancora in corso gli invii del modello 730 e i controlli sui dati. Non appena saranno verificati, chi risulterà avere avuto entrate superiori a 35 mila euro lo scorso anno sarà chiamato a restituire la somma aggiuntiva versata sul cedolino.

Bonus 200 euro per i pensionati, che brutta sorpresa

L’INPS spiega che l’indennità una tantum di 200 euro viene riconosciuta inizialmente in maniera provvisoria nell’attesa che arrivi l’esito degli accertamenti reddituali relativi all’anno 2021. Se dalle verifiche risulteranno redditi superiori a 35 mila euro, i pensionati dovranno restituire il Bonus.

Si pensa che l’operazione di restituzione avverrà a dicembre 2022. Il pensionato non dovrà fare nulla, sarà l’INPS ad occuparsi della decurtazione dei 200 euro sul cedolino. L’unico compito per il cittadino sarà quello di verificare di aver realmente superato i 35 mila euro di reddito personale. Si è scelto dicembre come mese della restituzione perché è anche il mese della tredicesima ossia dell‘erogazione di una quota aggiuntiva per i pensionati.

Come controllare la propria posizione e chiedere chiarimenti all’INPS

Il cedolino della pensione è mensilmente consultabile all’interno del fascicolo previdenziale nella sezione MyINPS accedendo al portale dell’ente della previdenza tramite credenziali digitali. Si potrà conoscere, così, l’importo dell’assegno pensionistico prima dell’erogazione a partire dal primo giorno lavorativo del mese e visualizzare tutte le voci che concorrono a formare la somma finale.

Volendo chiedere chiarimenti all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è possibile utilizzare il servizio INPS Risponde. Basta una connessione e un pc per contattare l’ente, inoltrare quesiti e richieste e gestire pratiche. In alternativa, il pensionato può contattare il contact center al numero 06 164 164 per chiamate da mobile e 803 164 per chiamate da fissi o rivolgersi ai CAF e ai patronati per domandare delucidazioni.

Published by
Valentina Trogu