Buona parte dello switch off è già conclusa. Ma, tra non molto, alcuni tv si spegneranno per sempre. Meglio farsi trovare pronti.
Da svolta radicale a processo graduale, con una sostanza di base che è rimasta comunque la stessa. Il nuovo Digitale terrestre è stato argomento fin troppo dibattuto, a fronte di cambiamenti nemmeno così epocali.
Tuttavia, è innegabile che una tv più performante, grazie allo standard DVB-T2, finirà per soddisfare la maggior parte degli utenti. Almeno coloro che, per via delle modifiche, non avranno dovuto effettuare il cambio della propria tv. Fin qui, con la prima parte dello switch off portata a termine già in autunno (con adeguamento dei principali canali agli standard HD), non sono stati registrati grossi problemi. Ora però, è stata finalmente fissata la data ultima del passaggio definitivo alla nuova tecnologia, valida per tutti i residenti in Italia. Dopo la quale, i vecchi tv incompatibili con il DVB-T2 dovranno necessariamente essere rimossi dalla loro posizione in casa. Nuovo televisore o decoder che sia, sarà necessario prendere le adeguate contromisure per non restare senza trasmissioni.
Il conto alla rovescia è partito da tempo. E, come detto, qualche passo è già stato fatto. Solo pochi televisori possono ancora usufruire delle vecchie frequenze. Senza contare che, l’8 marzo scorso, anche i canali Rai hanno definitivamente effettuato il passaggio al sistema MPEG4, valido per tutti i tv in grado di supportare la tecnologia HD. Stessa cosa era avvenuta anche per Mediaset e La7. Per la maggior parte degli utenti, il problema maggiore era stato riscontrato nel dover risintonizzare i canali. Anche se buona parte dei dispositivi sfrutta la risintonizzazione automatica. Per tutti gli altri, ossia per quasi tutti i tv acquistati dopo il 2018 (quindi non smart), l’unica tecnologia rimasta a disposizione si basava su standard di compressione di minor qualità. Fra poco, nemmeno questo sarà più possibile.
Switch off definitivo in arrivo: preparate le nuove tv da questa data
L’orizzonte definitivo, sostanzialmente confermato dopo il posticipo di qualche mese fa, è l’1 gennaio 2023. Quel giorno avverrà il cosiddetto switch off ma stavolta in forma definitiva. Tutti i tv incompatibili con il sistema MPEG4 dovranno essere necessariamente rimpiazzati. La nuova codifica, infatti, non permetterà più la sintonizzazione su qualità inferiori alla HD, imponendo di fatto il passaggio di tutti i televisori alla nuova tecnologia del Digitale terrestre. Gli apparecchi di ultima generazione, o un decoder in grado di adeguare il nostro tv, diventeranno un acquisto obbligatorio. La presenza di un paio di bonus ad hoc, quello per l’acquisto di un nuovo dispositivo e quello relativo alla rottamazione del vecchio, hanno spinto buona parte dei consumatori a effettuare la fatidica compera già qualche tempo fa. Nemmeno troppi però.
L’acquisto di un decoder a buon mercato è possibile. Per una televisione il discorso è diverso ma, a meno che non si opti per dispositivi alternativi (i quali potranno comunque difficilmente sopperire in tutto e per tutto alle tv), gli italiani rimasti con vecchi modelli dovranno fare buon viso a cattivo gioco. Già li 31 giugno sarà abbandonata la banda 700 MHz, così da effettuare l’aggancio alla Sub 700 MHz. Il bonus da 100 euro per la rottamazione è ancora valido e non richiede Isee. Per il resto, la differenza la farà la disponibilità economica di ognuno. In questo senso, la soluzione del decoder assume una certa rilevanza.