Le bollette del gas nei mesi autunnali raggiungeranno prezzi inavvicinabili per tanti cittadini. L’authority per l’energia lancia l’allerta.
Pessime previsioni in relazione all’aumento del costo del gas tra pochi mesi. I contribuenti vivranno momenti drammatici.
Le quotazioni dei prezzi nel mercato all’ingrosso spaventano l’Authority per l’energia. Se dovessero aumentare ulteriormente seguendo l’andamento attuale comporterebbero un aumento in bolletta del 100% a famiglia rispetto allo scorso trimestre. Da ottobre a dicembre si rischia, dunque, che gli importi del gas siano inavvicinabili per tanti cittadini che faticano già ora a tenere il passo dell’inflazione. Chi spera negli interventi del Governo per ammortizzare le spese dovrà ricredersi perché nessuna azione attualmente in previsione potrà riportare i prezzi a livelli accettabili. Oltre al rinnovo degli sconti e all’urgenza di ulteriori misure c’è, poi, il problema della possibile mancanza di gas che porterà ad una domanda superiore rispetto l’offerta. Si rischia, dunque, di soffrire il freddo pagando cifre spropositate per un po’ d’acqua calda.
Le bollette del gas in autunno complicheranno una situazione già complicata
L’Arera ha inviato in Parlamento un documento il cui testo spiega chiaramente cosa accadrà in autunno. L’obiettivo è convincere i partiti a mettere da parte interessi personali e battibecchi futili per pensare al bene degli italiani. Se qualcosa non verrà fatto, tra ottobre e dicembre 2022 utilizzare il gas significherà aprire bollette dagli importi mai visti primi. L’aumento del 42% del primo trimestre dell’anno in corso verrà visto con rimpianto dato che con l’attuale andamento delle quotazioni sul mercato all’ingrosso si stima un rincaro del 100% a famiglia. Gli sconti degli oneri di sistema alleggeriranno solo in parte i costi e non saranno sufficienti per sostenere la popolazione.
Le difficoltà ci saranno, sottolinea l’Arera, non solo per gli utenti domestici ma anche per le imprese andando ad incidere su tutta la filiera produttiva. Previsioni drammatiche, dunque, vengono descritte dall’Authority e non basteranno interventi autonomi da parte dei cittadini per modificarle. I contribuenti si stanno impegnando per ridurre i consumi in bolletta, c’è chi ha acquistato stufe a pellet e chi sta investendo sul fotovoltaico e sul mini eolico. La paura dei prezzi elevati è accompagnata, in effetti, dal timore che la guerra in Ucraina impedirà di avere il normale approvvigionamento del gas. Timori che, purtroppo, sono fondati.
L’equilibrio tra domanda e offerta sarà possibile?
Le previsioni attuali indicano uno squilibrio tra domanda e offerta. Lo stop della fornitura del gas russo potrebbe portare l’Italia a non avere abbastanza riserve per garantire un inverno al caldo. Draghi ha ottenuto forniture extra da parte dell’Algeria prima della caduta del Governo che dovrebbero arrivare a breve. Si è pensato a misure di riduzione dei consumi come l’abbassamento di un grado degli impianti e l’accensione ridotta di un’ora sia nelle case che negli uffici. Arera non è convinta che tali iniziative possano impedire l’avverarsi delle drammatiche previsioni autunnali.
Sarà compito del nuovo esecutivo valutare la situazione e trovare delle rapide soluzioni. Per ora l’Authority sta cercando di far aprire gli occhi ai politici per mostrargli il grande problema per l’Italia e gli italiani ma non è sicura che la maggioranza riuscirà a comprendere in tempi brevi la drammaticità del quadro descritto.