L’incubo ricorrente degli italiani almeno negli ultimi tempi è indissolubilmente legato all’arrivo a casa di bollette da pagare.
Gli ultimi tempi ci hanno fatto vedere quanto sia diventato realisticamente rischioso ormai confrontarsi con le bollette delle varie utenze utilizzate. La crisi derivante non solo dalla pandemia di covid che ancora non appare del tutto arrestata, ma anche dalla guerra in Ucraina sta facendo in modo che certe situazioni siano arrivate a gravare sui bilanci familiari più che mai.
Gli ultimi mesi come sappiamo molto bene stanno mettendo a dura prova le tasche dei cittadini e non solo quelle. Ci troviamo di fronte ad una situazione forse mai vissuta prima d’ora con tale intensità, tale forza in quelle dinamiche che di fatti vanno a sconvolgere equilibri in qualche modo saldamente radicati. L’aumento spropositato del prezzo delle bollette ha rappresentato un fattore di disturbo per niente irrilevanti, anzi. Gli aumenti hanno toccato in alcuni casi cifre record.
Gli italiani insomma, si sono ritrovati di colpo a dover pagare cifre molto più alte per i consumi di energia elettrica in qualche modo ritenuti classici. Nessun eccesso, niente di niente. Quello che è cambiato è semplicemente il costo dell’energia e non solo quello. Ogni giorno possiamo notare quanto i prodotti che generalmente acquistiamo siano aumentati sia nella piccola che nella grande distribuzione. Tutto, ma proprio tutto ormai tende al rialzo.
Il risultato è che ad oggi, gli italiani tendono a cercare, giustamente, il risparmio un po’ovunque. Di conseguenza nel momento in cui ci si vede arrivare a casa bollette di determinate utenze che non risultano da pagare, beh, si può tranquillamente sorridere. Ma come succede che una bolletta che ci arriva a casa di fatto, risulta da non pagare? Questo spesso si chiedono gli italiani. La risposta in effetti è molto semplice, il tutto infatti risulta in qualche modo legato al tempo trascorso.
Quello che generalmente può capitare è legato alla tempistica in qualche modo adottata dall’azienda di distribuzione del servizio in questione. Spesso, ad esempio si possono in qualche modo praticare dei conguagli e successivamente ci si ritrova con bollette da pagare tra le mani che in realtà non devono essere pagate perchè il conguaglio di fatto ha evitato tale pagamento. L’errore insomma può riguardare anche l’azienda che gestisce il servizio in questione.
Non dimentichiamo inoltre che ogni ovviamente ogni tipo di bolletta, in base alla propria natura ha accesso ad una prescrizione che si manifesta in modalità diverse proprio in base alla tipologia di utenza. Che si tratti di luce, gas o acqua, insomma, la prescrizione potrebbe arrivare prima o dopo. Prendendo in considerazione ad esempio le bollette dell’energia elettrica possiamo dire che quelle emesse prima del 2 marzo del 2018 avevano scadenza di 5 anni, dopo la data in questione la scadenza è passata a ben 2 anni.
Per l’acqua invece fino al 1 gennaio 2020 la scadenza era anche in questo caso di 5 anni, dopo è passata a 2 anni. Per il gas, 5 anni fino al 1 gennaio 2020, successivamente anche qui si è passati a due anni. Discorso immutato invece per quel che riguarda le bollette dell’utenza telefonica. La scadenza insomma resta a 5 anni senza alcuna modifica come negli casi che abbiamo potuto constatare.
Insomma non pagare è possibile se si passano i limiti di scadenza della bolletta stessa. Gli italiani potrebbero avere un asso nella manica che forse ignoravano. Una situazione assolutamente positiva, qualora dovesse realizzarsi. La possibilità di evitare il pagamento di una bolletta non è di certo una cattiva cosa, di questi tempi poi. Tempi duri insomma, per fortuna però, qualche buona notizia, bussa alla porta degli italiani.