La novità più importa riguarda la ricerca della nuova occupazione e il reinserimento nel mondo del lavoro.
Dal15 luglio 2022, diventando operative le novità introdotte con la legge di bilancio 2022, sono cambiate le modalità di utilizzo del reddito di cittadinanza.
I cambiamenti maggiori riguardano la presentazione della domanda e la disponibilità al lavoro. Due temi importanti per chi percepisce il sussidio.
Con il messaggio numero 2820 del 14 luglio 2022 l’Inps ha reso noto che la presentazione della domanda per il reddito di cittadinanza vale anche come dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Questo vale per tutti i componenti del nucleo familiare che stanno cercando il lavoro. La domanda, una volta recepita dall’Inps, sarà trasmessa all’Anpal (associazione nazionale per le politiche attive del lavoro). In questo modo, il richiedente, verrà inserito nel sistema per la ricerca di nuovo impiego.
La DID, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, è il momento in cui inizia il periodo di disoccupazione. Compilando questa domanda, il richiedente avrà la possibilità di essere inserito nuovamente nel mondo del lavoro.
In sostanza, con l’ultima novità, la domanda per il reddito di cittadinanza priva di dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro non potrà essere accettate. Le due cose viaggeranno in parallelo, per garantire che accanto al sussidio ci sia anche la ricerca di una nuova occupazione. Questo sarà valido per tutti i componenti del nucleo familiare.
Il pagamento del sussidio decorre dal mese successivo alla richiesta. Il reddito di cittadinanza viene concesso per una durata massima di 18 mesi. Potrà essere rinnovato, dopo la sospensione di un mese, prima che avvenga il rinnovo. L’importo viene erogato dall’Inps sulla base della dichiarazione ISEE (indicatore situazione economica equivalente) presentata dal richiedente. A questo bisogna aggiungere i componenti del nucleo familiare, necessari per stabilire l’importo che deve essere erogato.
Il reddito di cittadinanza, come è noto, è stata una misura fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle. Il sussidio, che doveva essere temporaneo in attesa di trovare una nuova occupazione, per molti è diventato un disincentivo a cercare una lavoro. A questo, si aggiunge la difficile situazione lavorativa nel nostro Paese, dove trovare lavoro non è una cosa facile. Si spera quindi che questo cambiamento possa essere utile per garantire un maggiore reinserimento nel mondo del lavoro.