Ci sono alcuni metodi che permettono di sapere in anticipo quanto sarà percepito con la pensione di vecchia.
Il lavoro è importante perché ci permette, quantomeno, di guadagnare delle cifre dignitose. Con queste si potrà far fronte alle numerose spese quotidiane, ma anche togliersi qualche piccolo sfizio o piacere.
Una quota del guadagno, derivante dall’attività lavorativa, deve essere necessariamente accantonata per permetterci di andare in pensione. Proprio l’importo delle pensioni è spesso oggetto di critiche, venendo considerato troppo basso. Ecco perché è importante cercare di capire in anticipo l’importo della pensione. E’ quindi utile sapere che dalla busta paga è possibile ricavare l’importo della pensione futura.
I dati emersi dall’Inps
Sulla vicenda è intervenuto anche Pasquale Tridico, attuale Presidente dell’istituto di previdenza sociale italiana. Nella sua relazione al Parlamento, Tridico, ha esposto i dati relativi alle pensioni. In particolare, è emerso che la previdenza obbligatoria non è più capace di mantenere delle pensioni dignitose come succedeva in passato.
Infatti, il sistema pensionistico italiano è molto a rischio. Basti pensare che lo scorso anno il 40% dei pensionati ha avuto una pensione inferiore a 12 mila euro annui. Diventa quindi fondamentale tutelarsi per evitare di farsi trovare impreparati.
Come calcolare l’importo di pensione futura
Sono tre le modalità di calcolo delle pensioni: retributivo, contributivo e misto. Il sistema misto viene applicato a chi ha iniziato a versare i contributi entro il 31 dicembre del 1995.
Come si evince dal nome, questo fa un mix di calcolo, tra il sistema retributivo e quello contributivo. In particolare, prevede che il sistema retributivo venga preso in considerazione per quanto versato prima del 1996, mentre quello contributivo per tutti i contributi versati successivamente.
Cosa incide sul calcolo della pensione
Altri due fattori incidono su quanto viene percepito di pensione: il tasso di sostituzione e i coefficienti di trasformazione.
In particolare il tasso di sostituzione è il rapporto tra la prima pensione e l’ultimo stipendio. Ad oggi questo è pari al 55% della retribuzione media ottenuta dall’attività lavorativa.
Ci sono poi i coefficienti di trasformazione che vengono utilizzati quando per il calcolo della pensione si applica il metodo contributivo. In sostanza, grazie a questi valori, il montante contributivo versato viene trasformato nella pensione annuale percepita.
Come capire l’importo della pensione
Prendendo in considerazione questi elementi e leggendo la propria busta paga è possibile capire in maniera approssimativa che tipo di pensione si andrà a percepire. Altro metodo è quello di fare una richiesta all’Inps o tramite i canali abilitati, vedi Caf e patronati. Anche loro potranno elaborare un calcolo approssimativo della pensione di vecchia che sarà percepita dal contribuente.