Di recente sono state introdotte delle novità per quanto riguarda il pignoramento dei beni. Ma in alcuni casi è possibile difendersi.
Tra nuove leggi e sentenze della Corte di Cassazione si continua a parlare di pignoramento. Un argomento sempre di grande importanza, visto che può andare ad incidere sui beni e le proprietà che una persona possiede.
Infatti, vedremo proprio come è possibile tutelare la casa, il conto corrente e gli altri beni da eventuali istante di pignoramento.
Cosa cambia con la nuova legge sui pignoramenti
La nuova legge sui pignoramenti introduce alcune importanti novità. Da prima, permette ad un soggetto terzo di pagare all’Agenzia delle Entrate, le somme dovute dal debitore. Inoltre, laddove il pignoramento avvenga su somme derivanti da lavoro dipendente, sono previste alcune soglie, per impedire che il debitore si ritrovi senza stipendio. La legge prevede che fino a 2.500 euro la quota pignorabile sia di un decimo, tra 2.500 euro a 5.000 euro è un settimo, al di sopra dei 5.000 euro un quinto.
Il giudice competente
E’ cambiato anche l’individuazione del giudice competente quando il creditore è un dipendete della pubblica amministrazione. Oppure quando il soggetto è creditore di un ente pubblico. In questo caso il giudice competente non sarà più quello in cui si trova l’Ente pubblico, ma il luogo in cui ha sede l’Avvocatura dello Stato e dove il creditore ha la residenza o il domicilio.
Il pignoramento perde di efficacia ai sensi dell’articolo 497 del Codice di Procedura Civile quando dal suo compimento sono trascorsi 45 giorni, senza che sia stata chiesta l’assegnazione o la vendita dei beni pignorati. Inoltre, l’inefficacia si può verificare nel caso di mancata notifica dell’avviso oppure in caso di mancato deposito nel fascicolo dell’esecuzione.
Come proteggersi dal pignoramento di una casa
Lo strumento più importante per proteggere la casa è il fondo patrimoniale. Questo può essere applicato solo da coppie sposate o in caso di unioni civili. Inoltre, va a tutelare i debiti sorti a seguito di investimenti o altre attività di piacere. In sostanza, i crediti derivanti da attività principali o da imposte in ogni caso non sono tutelati. Di conseguenza la casa potrà essere pignorata.
Altra soluzione, può essere quella di affidarsi ad un trust, in cui il bene sarà intestato ad un soggetto di fiducia, che lo restituirà appena possibile. La casa potrebbe essere intestata ad una società, ma in questo caso bisognerà fare i conti con costi elevati.
Come proteggere il conto corrente dal pignoramento
Per prima cosa è opportuno sapere che il conto corrente su cui avviene l’accredito dello stipendio o della pensione, non può essere pignorato per somme eccedenti il triplo dell’assegno sociale.
Per evitare il pignoramento di somme, la soluzione più semplice è quella di prelevare tutto il denaro e tenerlo da parte. In questo modo il saldo disponibile sul conto corrente sarà sempre minimo.
Altra alternativa è quella di fare degli investimenti in polizze vita che non sono pignorabili. Infine, si può chiedere al proprio istituto di credito l’emissione di un assegno circolare, intestato a se stessi oppure a dei familiari.