Da maggio 2021 a quello di quest’anno i risparmi degli italiani lasciati in banca sono aumentanti in maniera considerevole.
I conti correnti degli italiani sono diventati dei veri e proprio tesoretti. Il saldo era già salito a seguito del covid, quando molte persone hanno potuto lavorare da casa e sostenere meno costi.
Inoltre, durante il lockdown le spese sono state congelate, aiutando a risparmiare chi ha potuto godere del lavoro stabile. A questo si è aggiunto l’attuale scenario socio – politico, con il conflitto tra Russia e Ucraina che ha dato una visione del mondo ancora più incerta e preoccupante. Gli italiani, da sempre popolo di risparmiatori, hanno deciso di raccogliere un gruzzoletto per l’emergenze.
I risparmi delle famiglie italiane, nel periodo che va da maggio del 2021 a maggio del 2022 sono cresciuti di oltre 105 miliardi di euro. Il saldo totale tra depositi e conto correnti è aumentato di oltre il 5%. Infatti, è passato da 1.995 miliardi di un anno fa agli attuali 2.101. In particolar modo, i risparmi delle famiglie sono cresciuti di 48 miliardi, arrivando ai complessivi 1.178,80. Per quanto riguarda le aziende, i loro conti correnti sono aumentati di quasi 29 miliardi per arrivare ai quasi 416 miliardi.
I dati sono stati diffusi grazie all’analisi effettuata dal centro studi Unimpresa. Stando al loro report, oggi sui conti correnti degli italiani ci sono quasi 100 miliardi in più. Ovviamente su queste cifre potrebbe incidere la costante crescita dell’inflazione, che nonostante i risparmi, sta riducendo di molto il potere di acquisto delle famiglie italiane. Infatti, qualche giorno fa la Cgia di Mestre ha denunciato come si sta trattando di una vera patrimoniale, visto il livello con cui solo saliti i prezzi.
Sulla questione è intervenuto il Presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi. Secondo Longobardi per far riparte l’economia e i consumi nel nostro Paese serve maggiore fiducia. Ma questo non è possibile, visto che allo scenario già critico, si sono aggiunte le recenti discussioni tra le forze politiche di maggioranza, aprendo così ufficialmente la crisi di governo. Lo stesso Longobardi spera che il tanto annunciato decreto di luglio venga realmente fatto dal governo. Con l’intendo che questo possa rappresentare una reale spinta per infondere la fiducia necessaria per far ripartire i consumi nel nostro Paese.