Per spendere i soldi del bonus di 200 euro sono stati imposti gli stessi limiti del reddito di cittadinanza.
Come è noto anche i percettori del reddito di cittadinanza potranno avere anche il bonus di 200 euro. Il bonus verrà accreditato in automatico nel mese di luglio direttamente sulla carta del reddito di cittadinanza.
Il sussidio, come stabilito dal decreto aiuti, spetta anche ad altre categorie come dipendenti, percettori di Naspi, pensionati, colf, badanti. Lo scopo del governo è quello di aiutare tutte le famiglie in una fasica di reddito più bassa. L’intervento si è reso necessario a seguito dei numerosi rincari che hanno colpito nell’ultimo periodo tutte le materie prime.
Cosa si può acquistare con il bonus 200 euro
Il bonus 200 euro reddito di cittadinanza potrà essere utilizzato per le stesse finalità del reddito di cittadinanza. Dunque si potranno destinare i soldi del bonus per l’acquisto dei beni di prima necessità. Ad esempio per comprare dei vestiti, dei prodotti alimentari, oppure per il pagamento di utenze domestiche, per il pagamento della rata del mutuo e del canone di affitto. Inoltre, è possibile destinare questi soldi per l’acquisto di medicinali, di libri e comprare uno smartphone. ulteriori spese che si possono fare riguardano l’acquisto di elettrodomestici e di corsi di formazione. E’ importante sottolineare che è comunque sempre possibile prelevare una somma di denaro in contanti con cui sostanzialmente ci si compra quello che si vuole.
Cosa invece è vietato acquistare
E’ stato vietato, invece, di utilizzare la carta di cittadinanza e quindi anche il bonus 200 euro per l’acquisto di prodotti considerati non necessari. Ad esempio non si possono acquistare o noleggiare navi. Non si possono acquistare armi. Non è possibile partecipare a giochi che prevedono una vincita in denaro. Altra cosa vietata è l’acquisto di articoli di gioielleria o di pellicceria. Questi sono alcuni dei limiti imposti all’utilizzo della carta di cittadinanza.
Cosa succede se non si utilizza il reddito di cittadinanza
La normativa, prevede che, il reddito di cittadinanza debba essere utilizzato entro il mese successivo alla sua erogazione. Laddove questo non dovesse accadere, l’importo non utilizzato o che non è stato prelevato, verrà scalato nella successiva mensilità. Questo fino ad un massimo del 20% di quello che viene erogato al cittadino come sussidio.