Come a breve sarà possibile per l’Agenzia delle Entrate raccogliere i dati sensibili degli utenti.
Gli utenti del web sono abituati ad accedere sui vari siti internet e lasciare i propri dati personali. Questa operazione, che spesso viene fatta senza troppi pensieri, richiederà un’attenzione maggiore.
Infatti, l’Agenzia delle Entrate potrà raccogliere i dati sensibili delle persone tramite alcuni siti internet come Instagram, Amazon e Airbnb. Se l’utente medio che accede a queste piattaforme non ha nulla da preoccuparsi, discorso diverso è per chi utilizza questi siti internet per guadagnare online, senza far sapere nulla al fisco. Proprio per evitare questo, il decreto legislativo che recepisce la direttiva numero 514/2021 dell’Unione Europea, prevede un controllo maggiore da parte del fisco su chi guadagna attraverso l’attività online.
Cosa prevede il decreto legislativo
L’intendo dell’Unione Europea è quello di utilizzare le grandi piattaforme come Instagram, Airbnb e Amazon per trovare gli evasori fiscali. Questi colossi del web, saranno obbligati a segnalare al Paese membro dell’Unione Europea i guadagni che l’utente sta facendo attraverso l’utilizzo della loro piattaforma. Nel contratto con il venditore è previsto l’inserimento di una clausola unilaterale che, laddove l’utente non fornisca tutti i dati richiesti, porterà alla chiusura del suo account. Un ultimatum, che entrerà in vigore decorsi 60 giorni e a seguito di almeno due solleciti dalla piattaforma. I grandi colossi online, potranno anche trattenere i guadagni dovuti all’utente fino a quando non completerà la registrazione con tutte le informazioni richieste.
Chi potrà essere controllato
Bisogna fare molta attenzione, in quanto i destinatari del controllo non saranno solo i rivenditori autorizzati, ossia chi gestisce un negozio online, ma tutti i privati cittadini che potrebbero guadare dalla vendita di un prodotto. Un esempio è chi utilizza Airbnb per mettere in affitto il proprio immobile, seppur per un periodo di tempo breve. Saranno oggetto di controllo, tutte le locazioni, la vendita di beni e il noleggio di ogni mezzo di trasporto.
Da quando entrerà in vigore la normativa
Per quanto riguarda l’entrata in vigore della normativa si prevede che a partire dal 31 gennaio del 2024, i colossi del web dovranno comunicare ogni tre mesi all’Agenzia delle Entrate quanto raccolto sui loro siti. Le informazioni che dovranno essere trasmesse sono: i dati anagrafici, l’indirizzo della sede legale, il nif del gestore della piattaforma, il numero di identificazione individuale e il nome commerciale della piattaforma per la quale il gestore è tenuto la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.