Aumenti in vista in busta paga per combattere l’inflazione. Ecco cosa sta succedendo e soprattutto cosa c’è da aspettarsi.
Sono in molti a chiedersi se e quando verranno attuati degli aumenti in busta paga al fine di contrastare l’inflazione. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
I soldi non sono sinonimo di felicità, ma aiutano senz’ombra di dubbio a trovare una valida soluzione in diverse circostanze. Data la sua importanza, quindi, non stupisce che tutti quanti prestino particolare attenzione al denaro e alle fonti a cui poter attingere. Tra questi si annoverano senz’ombra di dubbio il lavoro prima e la pensione poi.
Soffermandosi su quest’ultima, in effetti, abbiamo già visto che giungono buone notizie per molti pensionati che a partire dal 2023 potranno beneficiare di un assegno più ricco grazie all’inflazione. A tal proposito sono in molti a chiedersi se e quando verranno attuati degli aumenti anche in busta paga, sempre al fine di contrastare l’inflazione. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Busta paga, aumenti in vista per combattere l’inflazione: tutto quello che c’è da sapere
Come noto, purtroppo, l’inflazione continua a pesare sulle nostre tasche e a ridurre il nostro potere di acquisto. Una situazione che non può passare di certo inosservata, con molti che attendono interventi ad hoc da parte del governo, proprio al fine di far fronte a tale situazione.
Ebbene, entro la prima metà di luglio il presidente del Consiglio Mario Draghi dovrebbe incontrare i sindacati per provare a risolvere tale situazione e soprattutto aumentare gli importi in busta paga. Diverse le ipotesi in ballo, tra cui il taglio del cuneo fiscale, ma non solo anche scala mobile e l’idea di introdurre un salario minimo.
Allo stesso tempo, come è facile intuire, la richiesta dei datori di lavori è che l’aumento di stipendio non finisca per gravare sulle imprese. Un primo intervento, come noto, è rappresentato dal bonus 200 euro una tantum introdotto dal governo a guida Draghi. Quest’ultimo, però, non è sufficiente.
Busta paga, aumenti in vista per combattere l’inflazione: le ipotesi in ballo
Le prime misure, inoltre, dovrebbero iniziare ad essere attuate già nel corso del mese di luglio. Molto probabilmente, però, sarà possibile vederne gli effetti solamente dopo l’estate. Per far fronte a tale situazione, d’altronde, è necessario che il governo intervenga con misure a medio – lungo termine.
Tra le ipotesi in ballo, come già detto, quella di introdurre un salario minimo. Ma non solo, rinnovi contrattuali e taglio del cuneo fiscale. Proprio quest’ultima misura sarà molto probabilmente quella ad essere utilizzata per aumentare gli stipendi nel breve periodo. Questo in quanto, grazie alla riduzione del peso delle imposte sugli stipendi, si potrebbe beneficare nell’immediato di importi più alti.
Le altre due misure, invece, richiederebbero tempi molto più lunghi. Al momento, comunque, come già detto, si tratta solo di ipotesi e ancora nulla è stato deciso in tal senso. Non resta quindi che attendere e vedere quali saranno le prossime mosse del governo a guida Draghi al fine di contrastare l’inflazione e riuscire così ad aumentare l’importo in busta paga.