La normativa prevede la perdita agevolazioni Legge 104 in specifici casi. Quando la revoca avviene in seguito ai controlli dell’INPS, sono guai.
La Legge 104 è un insieme di tutele che lo Stato, attraverso l’intercessione dell’INPS, concede alle persone affette da disabilità grave e ai familiari di cui sono fiscalmente a carico.
Le disabilità che producono il diritto al riconoscimento delle agevolazioni e dei benefici previsti dalla legge 104 sono molteplici. In alcuni casi, la tutela garantita dalla suddetta normativa è riconosciuta per un periodo di tempo limitato, in altri casi, invece, il soggetto titolare di Legge 104 riceve i benefici per tutta la vita.
Proprio perché esistono diversi casi, non stupisce scoprire che alcune persone, a cui viene riconosciuta la Legge 104, subiscono la revoca della stessa. Questa fattispecie si verifica in particolari casi, che oggi andremo ad osservare.
Un’altra importante distinzione deve essere fatta tra la revoca delle agevolazioni Legge 104 che avviene su richiesta dell’interessato, rispetto alla perdita della tutela in seguito agli accertamenti condotti dall’INPS.
In quest’ultimo caso, infatti, si può andare in contro ad amare sorprese. Perché, oltre alla perdita dei diritti si assiste anche alla richiesta di restituzione delle somme di denaro indebitamente percepite.
Perdita agevolazioni Legge 104: di cosa si tratta
La Legge 104 è una forma di tutela riconosciuta in favore dei soggetti affetti da disabilità grave. La tutela è offerta anche ai familiari che li assistono economicamente, fisicamente e psicologicamente. Affinché, ad un soggetto con handicap sia riconosciuta la Legge 104 è necessario che la sua invalidità influisca negativamente sull’autonomia della persona disabile.
In sostanza, il disabile con Legge 104 è una persona che non è in grado di svolgere le attività della vita quotidiana. Egli non è autosufficiente e ha bisogno del supporto e il sostegno altrui.
In ogni caso, la normativa in questione non si preoccupa di offrire solo un supporto economico ai soggetti interessati, ma provvede a garantire l’inclusione sociale.
A causa delle agevolazioni e dei benefici che derivano dalla Legge 104, può capitare che qualcuno decida di ottenere il riconoscimento indebitamente o di conservarlo oltre il tempo necessario. Quando ciò accade si configura il reato di truffa ai danni dello Stato, con gravissime conseguenze per il truffatore.
Tuttavia, ci sono altri casi, in cui il titolare dei benefici riconosciuti dalla normativa, conscio di non avere più il diritto a fruire delle agevolazioni, chiede la rinuncia volontaria delle stesse.
La revoca delle agevolazioni: quando è il beneficiario a farne richiesta
Le agevolazioni previste dalla Legge 104 riguardano detrazioni fiscali per l’acquisto di alcune tipologie di beni e una serie di permessi lavorativi.
Questi benefici sono riconosciuti sia al soggetto che ha la disabilità che ai familiari che se ne occupano. La revoca dei diritti concessi dalla normativa può avvenire per modifica dello stato di disabilità del titolare dei benefici o per morte di quest’ultimo.
Tuttavia, la disciplina prevede la revoca delle agevolazioni concesse dalla Legge 104 anche nel caso in cui il referente (ovvero il familiare che assiste il disabile) dovesse cambiare.
Così come specificato nel messaggio INPS n. 9040 del 18 aprile 2011, l’Istituto ha la facoltà di effettuare delle verifiche al fine di controllare la sussistenza dei requisiti richiesti per accedere ai benefici. Tra i controlli effettuati, vi è un’attenta verifica che coinvolge le autodichiarazioni fornite soprattutto dai lavoratori che assistono un parente disabile.
Nel caso in cui dovessero emergere delle irregolarità o delle incongruenze, tra quanto dichiarato e la realtà dei fatti, l’INPS ha il diritto di revocare immediatamente i benefici. Ma anche di procedere con il recupero degli adempimenti indebitamente percepiti.