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Attualità

Tiroide, assegno da 550 euro al mese: l’aiuto dell’Inps per un male di cui pochi parlano

Entriamo, oggi, nei complessi dettagli di una malattia che, dopo opportune verifiche mediche, può arrivare ad essere invalidante per il soggetto e permettere di ricevere agevolazioni dall’Inps.

Si parla fin troppo poco di tiroide e delle patologie e disfunzionamenti ad essa collegati. E in questo senso, maggiore dovrebbe essere l’attività di prevenzione.

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Intanto il rischio di tumore alla tiroide, di questi tempi, torna tristemente d’attualità nel bel mezzo di un conflitto bellico (quello russo-ucraino) e con la paventata possibilità di “conseguenze nucleari” che per prima cosa danneggerebbero, secondo gli esperti, questo nostro organo che espleta a funzioni molto importanti.

Tiroide: come un orologio svizzero, deve funzionare sempre alla perfezione per regolare la nostra vita

La tiroide, se in salute, è come un orologio svizzero, il cui perfetto funzionamento, regola la nostra vita. Una piccola ghiandola ma dal valore straordinario, che se difettosa, potrebbe stravolgere in negativo la nostra esistenza.

I casi, come noto, nella sfera delle patologie tiroidee, sono in genere due e sono diametralmente opposti.

Tiroide: le patologie legate alle sue disfunzioni

Da una parte, infatti, esiste l’eccesso di produzione di tali ormoni (ipertiroidismo), oppure siamo di fronte ad una carenza degli stessi (ipotiroidismo). In entrambi i casi possono insorgere differenti malattie e patologie, con ripercussioni anche rilevanti sul complessivo stato di salute del malato. Ci trasformiamo d’un tratto in soggetti fragili, non possiamo più svolgere le attività quotidiane che prima erano appannaggio della nostra serena vita, rischiamo di dipendere da qualcun altro, dobbiamo sottoporci a continue cure e controlli per verificare l’eventuale regressione della malattia.

Tiroide-Inps: cosa succede alla nostra vita in caso di patologie gravi

Siamo di fronte a un cambiamento del fisico, notevole e duraturo.

Tiroide-Inps: invalidità e legge 104

Non dimentichiamo che una volta apportata e accertata l’invalidità del soggetto, oltre all’assegno Inps (senza dimenticare che i controlli medici per testare gli aggiornamenti della malattia devono essere periodici e costanti), si può entrare nella delicata sfera della legge 104.

Ovvero siamo di fronte alla possibilità che una riconosciuta patologia come quella tiroidea, ci metta nella palese difficoltà di affrontare la vita di tutti i giorni. E quindi occorre che qualcuno, nella maggior parte dei casi un parente, si occupi di noi. Quest’ultimo, in tal caso, può usufruire di numerose agevolazioni sia in termini di sostegno economico per occuparsi della nostra persona, sia in termini di esenzioni e permessi dal lavoro. Ciò accade senza in alcun modo compromettere la sua posizione e il suo futuro contributivo.

Tiroide: tutti gli aspetti da conoscere per il riconoscimento dell’indennità 2022

Nel complesso mondo delle patologie tiroidee, va evidenziato che non esiste una larga sfera di malattie che l’Inps considera invalidanti. Ma piuttosto sono le conseguenze che nel tempo derivano dal malfunzionamento della tiroide a rendere la nostra vita “terribilmente diversa” da quella che era prima.

Più che una malattia in se stessa, l’apripista di nefaste conseguenze

Siamo di fronte quindi non ad una malattia vera e propria, fatta eccezione di un cancro nelle condizioni peggiori, ma alle conseguenze a cui il malfunzionamento della tiroide può condurre. Parliamo nello specifico del generarsi di altre patologie invalidanti.

La legislazione vigente parla chiaro. Chi soffre di problemi alla tiroide, quest’anno potrà usufruire del bonus tiroide 2022. Un assegno che arriva dall’INPS e si basa sul certificato di invalidità rilasciato dall’ente previdenziale.

Requisiti da rispettare per ottenere il sostegno dell’Inps

Ovviamente, come per ogni altro bonus, ci sono dei requisiti da rispettare e delle regole ben precise per poterlo ottenere. Scopriamo quindi quanto c’è da sapere al riguardo.

I dettagli rigorosi della legge italiana

Per ottenere il bonus tiroide 2022 che equivale ad un assegno che può arrivare ad un massimo di 550 euro, i requisiti da rispettare sono molto precisi e rigorosi

Il primo è quello di aver ottenuto il 74% di invalidità. A ciò si aggiungono malattie legate alla ghiandola come, ad esempio, l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo, l’ipoparatiodismo, il gozzo, la presenza di carcinomi o l’asportazione della tiroide. In base al grado di invalidità sarà quindi possibile ottenere un bonus che andrà da 291,50 (per quello 74%) a 550 euro (per quello 100%).

I costanti pareri dei medici

Passando a come richiedere questo bonus, è importante, innanzitutto, ottenere la certificazione redatta dal proprio medico e attestante il grado di invalidità precedentemente riconosciuto.

Dovrai inoltre fare domanda (sempre tramite il medico) per una valutazione dell’invalidità civile che avverrà prima da parte dell’Azienda Sanitaria Locale e, successivamente, dall’Istituto di Previdenza Sociale.

Tiroide-Inps: tra malattia e incartamenti obbligatori, lo scoglio della burocrazia

Una volta ottenuta la ricevuta cartacea (che avrà un valore di 90 giorni), si potrà poi procedere con la presentazione della domanda di indennizzo all’Inps. Applicazione che può essere fatta sia dal sito web che tramite un patrocinio.

E’ importante ricordare che per ogni grado di disabilità sono previste indennità specifiche che vanno dalla concessione di protesi, al diritto all’aspettativa per eventuali cure fino ad un’indennità mensile di assistenza che è però incompatibile con qualsiasi altro reddito.

L’invalidità al 100%

In caso di invalidità al 100% potrai ottenere tutto quanto precedentemente previsto. A ciò si aggiunge, solo in caso di impedimento alla deambulazione, un’indennità di accompagnamento. Per le persone con problemi alla tiroide e di età superiore ai 65 anni è previsto un assegno sociale.

Veniamo ora ai differenti tipo di “riconoscimento” di indennità che l’Inps può ufficializzare nei nostri confronti in caso di accertate patologie tiroidee, analizzando caso per caso, con le possibili erogazioni di “cifre in denaro” legate alla natura della malattia e alle conseguenze che questa ultima porta nel tempo.

I casi e le indennità ad essi collegate

pensione di inabilità: si tratta degli invalidi civili ai quali sia stata riconosciuta un’inabilità totale e permanente (100%), di età tra i 18 e i 67 anni ed in possesso di un reddito inferiore per il 2022 ad euro 17.050,42, possono accedere alla pensione di inabilità per gli invalidi civili. L’ammontare 2022 è pari ad euro 291,69 mensili per 13 mensilità (su accertamento sanitario dell’invalidità);

– assegno mensile agli invalidi civili 2022 pari ad 291,69 euro a queste condizioni: invalidi civili di età compresa tra i 18 e i 67 anni; con percentuale di invalidità compresa tra il 74 ed il 99%; no attività lavorativa; in possesso di un reddito annuo personale non superiore (per il 2022) ad euro 5.010,20

– indennità di accompagnamento: a coloro i quali è accertata un’inabilità totale e permanente (100%), con impossibilità di deambulare autonomamente senza il supporto di un accompagnatore, e di compiere in autonomia gli atti quotidiani senza un’assistenza continua, è data la possibilità di inoltrare domanda all’INPS (con il succitato accertamento sanitario) allo scopo di conseguire l’indennità di accompagnamento 2022, di un ammontare pari a euro 525,17 mensili.

 indennità mensile di frequenza: si tratta di misura di sostegno alle famiglie di minori invalidi per spese legate alla scuola, pubblica o privata, o necessarie per un centro specializzato di terapie o riabilitazione. La condizione è quella del “minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età” o “minore con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore”. INPS provvede a versare un’indennità per tutta la durata della frequenza, corrispondente per il 2022 ad euro 291,69 (entro un limite di reddito pari a 5.010,20 per il 2022).

Published by
Alfredo Iannaccone