Quali sono gli effetti per gli utenti che non versano la rata dello smartphone e come funziona il recupero del credito da parte della compagnia telefonica o della finanziaria?
La crisi economica e l’aumento costante dei prezzi preoccupano moltissimo i cittadini che in molti casi faticano ad arrivare a fine mese.
Non sembra però conoscere crisi la voglia di possedere sempre smartphone dell’ultimo modello, il cui costo in taluni casi è davvero esorbitante. E per non rinunciare al telefono più innovativo molte persone lo acquistano a rate, con tanto di cambiali o finanziamenti. Se poi le rate non vengono pagate a seconda del contratto sottoscritto si incorre in diverse problematiche. Stiamo parlando del mancato pagamento delle rate stabilite per l’acquisto dello smartphone, non del canone mensile che, se non viene versato, comporta l’immediata sospensione dell’utenza.
I tre diversi modi per comprare un telefono a rate
In base al tipo di contratto si può comprare uno smartphone in tre modalità diverse: acquisto in negozio, con richiesta di finanziamento ad una società esterna al negozio o direttamente dalla compagnia telefonica con cui si crea il contratto.
In negozio o in una catena di elettronica si può sia acquistare il telefono che sottoscrivere un contratto con una finanziaria per pagarlo a rate.
Si tratta quindi di accendere un finanziamento e di acquistare lo smartphone dando vita a due contratti distinti. Prima di stabilire cosa succede se non si pagano le rate del telefono è bene comprendere dinanzi a quale tipo di contratto ci si trova. La seconda via per comprare un telefono a rate è quella di richiedere un finanziamento ad una società fuori dal negozio, che l’utente sceglie personalmente.
Stipulando il contratto di finanziamento con il venditore del telefono nel caso si presentassero problemi gravi tali da portare all’annullamento dello stesso come il malfunzionamento, le rate ancora da pagare verrebbero cancellate. Discorso diverso se si procede con una finanziaria esterna perché in quel caso l’utente non potrebbe rivalersi su di essa per i problemi relativi al telefono ma dovrebbe agire esclusivamente contro il venditore.
Una volta ottenuto il risarcimento dovrà infine provvedere a saldare le rate e terminare il rapporto con la finanziaria. Molti preferiscono a queste presentate la terza via cioè sottoscrivere un contratto unico e acquistare lo smartphone direttamente dalla compagnia telefonica. Così facendo si attiva una nuova scheda con pagamento mensile e si ottiene a prezzo ribassato il telefono. Il prezzo viene dilazionato nel tempo, in genere su due anni e viene recuperato dalla compagnia ogni mese sulle bollette.
Mancato pagamento delle rate del telefono: cosa succede?
Se si acquista lo smartphone in negozio e si sottoscrive un finanziamento o si sceglie di contattare in maniera autonoma una società esterna per il finanziamento e non si versano le rate dello smartphone restano attive sia la navigazione online che la linea telefonica. La finanziaria che non vedrà arrivare il pagamento però provvederà a contattare l’utente debitore per via telefonica o con lettera di diffida, senza in un primo momento ricorrere al giudice.
Non pagare le rate significa incorrere in un illecito civile per cui se il recupero del credito stragiudiziale sopra descritto non porta a nulla la società interessata può chiedere un decreto ingiuntivo al giudice. Dal momento in cui viene emesso il debitore ha 40 giorni di tempo per provvedere al pagamento delle somme dovute dopodiché la finanziaria può procedere richiedendo il pignoramento dei beni. Nel caso non ci sia nulla da pignorare l’azione si blocca perché non può rivalersi sui genitori o altri conviventi.
La finanziaria può anche richiedere la risoluzione unilaterale del contratto, che consiste nel pretendere il versamento di tutto il debito in un’unica soluzione. Lo può fare quando la controparte è inadempiente in modo grave vale a dire quando non paga da più rate. L’inadempimento contrattuale prevede dieci anni di tempo alla finanziaria per recuperare il proprio credito dopodiché il tutto cade in prescrizione. Tuttavia può agire già dopo che si manifesta il ritardo nel pagamento anche di una sola rata.
Nel caso invece che il contratto a rate sia stato sottoscritto con la compagnia telefonica essa può sospendere l’utenza qualora la bolletta non venga pagata, ma il debitore può aggirare l’ostacolo stipulando un contratto con un altro operatore.
In conclusione
Chi non versa le rate del telefono può essere perseguito dalla finanziaria con la quale ha sottoscritto il contratto in via stragiudiziale o in via giudiziale. In molti casi però le società interessate dopo vari solleciti di pagamento, soprattutto se mancano poche rate all’estinzione del debito, non proseguono nell’attività di recupero del credito. Il debitore quindi teoricamente la può scampare anche se viene segnalato come cattivo pagatore alla Centrale Rischi Interbancaria e alla Crif.
Inoltre è da poco nata la Banca dati relativa alla morosità intenzionale della clientela del settore telefonico, istituita dal Garante della privacy (S.I.Mo.I.Tel.). Questa lista viene fornita ai gestori telefonici e contiene i soggetti che non hanno pagato le bollette delle utenze fisse o mobili. In questo elenco però non sono inclusi i debitori delle finanziarie.