Attenzione, questo caffè è stato ritirato dagli scaffali per “rischio chimico”. Ecco cosa è stato trovato al suo interno.
Il Ministero della Salute ha di recente segnalato il ritiro di questo caffè dagli scaffali. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Bevanda particolarmente amata, il caffè si rivela essere senz’ombra di dubbio tra le più bevute e apprezzate. Fedele compagno di viaggi, ma anche di studio e lavoro, sono in molti a non poter fare a meno di bere una buona tazza di caffè al giorno. A tal proposito abbiamo già visto come sia opportuno non berne troppo, in quanto si rischia di dover fare i conti con delle conseguenze inaspettate.
Allo stesso tempo si invita a prestare attenzione anche alle eventuali segnalazioni da parte del Ministero della Salute. Proprio quest’ultimo, infatti, ha di recente reso noto il ritiro di questo caffè dagli scaffali per “rischio chimico”. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Caffè ritirato dagli scaffali per “rischio chimico”: ecco di quale si tratta
Ogniqualvolta si acquista un prodotto al supermercato è opportuno prestare attenzione alle relative caratteristiche, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli inconvenienti. Fortunatamente in tale ambito giungono puntualmente in nostro aiuto i vari addetti ai lavori che provvedono a segnalare eventuali problemi e i conseguenti richiami.
Ne è un chiaro esempio quanto reso noto di recente dal Ministero della Salute sul proprio portale sugli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Entrando nei dettagli bisogna sapere che ad essere oggetto di richiamo è il Caffè torrefatto e macinato gusto classico Juanito da 250 grammi.
Commercializzato da Dico Spa, Roma, il nome del produttore è Gruppo Gimoka s.p.a. con sede dello stabilimento in Via delle Industrie 4a – Andalo Valtellino 23009 Sondrio. Il lotto di produzione interessato è D06X, mentre la data di scadenza o termine minimo di conservazione è fissato al prossimo 6 aprile 2024.
Il motivo del richiamo, sempre come si evince dall’apposito avviso pubblicato sul sito del Ministero della salute è il “superamento tenore massimo di Ocratossina A (Reg. CE 1881/06)“. Nelle avvertenze, inoltre, si invita a “Non consumare e riconsegnare la confezione in qualsiasi punto vendita Tuodì, Fresco Market, Ingrande“.
In questo modo sarà possibile ottenere la relativa sostituzione o rimborso. Si precisa, inoltre, che analoghi prodotti con lotto differente non sono oggetto di richiamo e possono essere tranquillamente consumati.