Tanta acqua ma pochi carboidrati: il cocomero fornisce una serie di benefici nutrizionali che lo rendono il frutto per eccellenza. Anche sul piano sessuale.
Se esiste un frutto che parla realmente la lingua dell’estate, questo è senza dubbio il cocomero. O l’anguria, fate voi. Fatto sta che se si pensa a un alimento particolarmente refrigerante, i suoi colori sono i primi a venire in mente.
Le caratteristiche del cocomero sono ben note. Forse le più note fra tutti i frutti, vista la capacità di fornire al nostro organismo il giusto quantitativo di acqua e di zuccheri. Le sue qualità ipocaloriche e depurative, oltre che il suo contributo in termini di acqua, permettono di ottenere il massimo dei benefici, a patto che non si esageri nei quantitativi. Considerando il caldo di questi giorni, l’idea di reintegrare l’apporto di sali minerali tramite un frutto gustoso è quanto di più piacevole. Per certi versi, il cocomero possiede caratteristiche uniche, anche per il periodo dell’anno in cui matura (ovvero fra giugno e settembre). Basti pensare che il 95% della composizione dell’anguria è l’acqua, seguita da un 4% di carboidrati (quindi sostanzialmente pochi) e uno 0,2% di fibra.
Un simile composto concede al nostro corpo il giusto apporto di vitamine A, B6 e C, oltre che una discreta quantità di minerali come il magnesio, oltre che fosforo, potassio e licopene. Quest’ultimo, un carotenoide dalle proprietà antiossidanti, che concede al frutto il suo tipico rosso interno. In sostanza, il cocomero ci concede i nutrienti giusti per combattere il caldo e la spossatezza, il che non è un male viste le temperature esterne che mandano in fumo i raccolti e azzerano le nostre difese contro la calura. È chiaro che, come ogni cibo, anche questo deve essere consumato con criterio.
Cocomero, la proprietà che non ti aspetti: ecco per cosa fa bene
Per chi si chiede quante calorie apporti il consumo di cocomero, i dati potrebbero sorprendere: a fronte di 100 grammi di frutto, si assumerebbero appena 16 Kcal. Un vantaggio non da poco rispetto ad altre tipologie di frutta, tale da consentire all’anguria di entrare di diritto nell’ambito di una dieta ipocalorica. Anzi, a fronte di un freno da porre alla fame, il cocomero concede un beneficio anche da questo punto di vista, concedendo una sensazione di sazietà. Inoltre, l’apporto diretto di acqua ha effetti diuretici, svolgendo un ruolo importante anche nelle operazioni di drenaggio di fegato e reni. A conti fatti, sembra di parlare del re degli alimenti. Non è un caso che sia particolarmente apprezzato dagli sportivi, affrancando dalla sensazione di stanchezza e reintegrando velocemente i liquidi corporei persi con il sudore. Senza contare che il potassio consente di arginare malattie legate all’apparato cardiaco, mentre licopene e vitamina C svolgono una funzione importante contro le malattie della respirazione.
Anemici e sportivi hanno quindi il loro elisir. E anche i fumatori possono contare sull’apporto nutrizionale del cocomero. Tuttavia, c’è chi lo considera alla stregua di un frutto della passione. E non per similitudini con la maracuja, che assume proprio questo nome, ma per l’apporto che conferisce in termini di amminoacidi, inclusa la citrullina. Ossia, l’enzima responsabile della vasodilatazione con la produzione di arginina e monossido di azoto. In pratica, una fetta di anguria potrebbe stimolare il desiderio sessuale. E chissà che anche questo aspetto non abbia contribuito al successo del frutto. Almeno fra quelli che ne hanno sperimentato gli effetti.