Tempo di vacanze, di spiaggia e di mare. Quello che spesso succede in acqua però non è sempre visibile a tutti.
I mesi estivi vedono chiaramente, cosi come è giusto che sia una forte concentrazione di persone intente a frequentare stabilimenti balneari, quindi spiagge, acque e quant’altro. Ecco, a questo punto è interessante approfondire un aspetto che riguarda ognuno di noi, proprio rispetto al contatto con l’acqua, all’operazione, se cosi possiamo intenderla, di fare il bagno.
Nella nostra idea del vivere civile, che poi sarebbe quella basata sulle leggi, sui regolamenti imposti da chi provvede, di fatto, al governo delle dinamiche che riguardano tutti i cittadini, sappiamo benissimo quanto possa essere sconveniente, magari pensare di fare pipì in strada. Vero, quando scappa, scappa, e spesso ci si può trovare nelle condizioni di non poter raggiugere in alcun modo un bagno, ma ad ogni modo parliamo di qualcosa di vietato.
Anni addietro, fare pipì liberamente in strada era di fatto vietato dalla legge, come ora, con la differenza che in quel caso si parlava di reato, mentre oggi si accenna esclusivamente all’illecito amministrativo, che è già un bel passo avanti. Ciò che è invece consentito, ed ampiamente diffuso nei costumi, è il caso di dirlo, di praticamente qualsiasi individuo, è fare la pipì al mare, in acqua insomma. In quel caso li nessun divieto. Nella maggior parte dei casi il tutto diventa una vera e propria pratica studiata, con tanto di atteggiamenti appositi per simulare un comportamento del tutto diverso da quello di fatto messo in campo.
Succede a tutti, quando scappa.. scappa: ecco cosa succede quando si fa la pipì in mare
La domanda che molti si pongono, giustamente a ben pensarci è se la pipì in mare, sporca o inquina o comunque se questa è potenzialmente dannosa anche per l’organismo umano se in qualche modo ingerita. Partendo dal presupposto che pipì ed acqua di mare hanno entrambe in pratica la stessa composizione (sodio e cloruri vari), contengono poi entrambe potassio, basti pensare a ciò che si dice di quanti per sopravvivere in zone senz’acqua si sono di fatto dissetati con la propria urina per salvarsi la vita.
Secondo molti, e qui si entra in un discorso completamente diverso, per l’organismo umano sarebbe molto più dannoso venire a contatto con ciò che mangiano i pesci che regolarmente sono sulle nostre tavole che con l’urina di qualcuno, in acqua. Certo per quanto l’immagine possa non essere piacevole ma possiamo almeno essere certi dei rischi che in questo specifico caso sono del tutto assenti.
Fare pipì in mare, è praticamente per molti un’abitudine, sana, o meno. Spesso coloro che si esibiscono in questa non certo sempre semplice operazione sono spesso riconoscibili proprio per la finta disinvoltura che esibiscono. Lì, insomma, è possibile individuarli senza quasi alcun margine d’errore. L’aspetto più importante ed interessante è chiaramente quello che ci rende consapevoli del fatto che non si corrono rischi per se e per gli altri. Certo in linea di massima la cosa si potrebbe tranquillamente evitare, ma ormai, si sa, spesso è qualcosa che fa parte del contatto, quasi selvaggio, tra uomo e natura. Possibile?