La patente di guida è tra le cose più essenziali di cui disporre. Svariati i motivi che ci spingono a possederla.
Negli ultimi tempi la riforma del codice della strada ha messo in discussione alcuni aspetti negli anni gestiti in maniera del tutto diversa, tali novità però non sempre sono note agli italiani che di fatto rischiano, di continuo di ritrovarsi coinvolti in spiacevoli episodi. Tutto quello che c’è da sapere insomma in pochissime righe che possono aiutarci a non commettere certi errori.
La revoca della patente è qualcosa di estremamente possibile, tutto questo grazie al nuovo codice della strada, di fatto riformato nel 2022. 68 le disposizioni urgenti aggiunte nei giorni scorsi per migliorare la qualità della sicurezza stradale e fare in modo che vengano rispettate determinate norme nel rispetto della vita altrui e non solo. Una riforma più opportuna che mai visto ciò che succede sulle nostre strade da ormai troppo tempo.
Paolo Colangelo, presidente delle autoscuole Confarca proprio in merito a determinate situazioni che potrebbero sfuggire ai cittadini ha dichiarato tra le altre cose quanto segue. “Controllate sempre la validità dei vostri documenti di guida. Perché, anche per effetto delle proroghe da Covid, qualcuno potrebbe essersi dimenticato di rinnovare la patente”. Lo stesso Colangelo inoltre approfondisce in un certo senso la situazione andando a specificare quelle che possono essere le mancanze, per cosi dire da parte dei cittadini.
Patente di guida, troppe le cose che non si conoscono: ecco a cosa bisogna stare attenti
“Il decreto Infrastrutture – spiega Colangelo – stabilisce che chi ha una patente scaduta da più di 5 anni e si è dimenticato di rinnovarla dovrà sostenere una nuova prova di guida. Il vero paradosso è che se l’automobilista non si presenta, la patente viene revocata. E se quella persona sta male? Da quel che abbiamo capito, non valgono giustificazioni. Per questo nei prossimi giorni andremo a parlarne in Parlamento”.
Sempre lo stesso presidente Confarca in merito poi alla questione dei punti della patente eventualmente sottratti si esprime nel seguente modo: “Certo che se una persona perde i punti lo deve sapere per forza, perché arriva a casa il verbale. Quando mi dicono, non sapevo nulla resto un po’ perplesso”. Il tutto è riferito chiaramente alle scuse spesso utilizzate dagli automobilisti che dicono di nono conoscere il saldo dei propri punti sulla patente. La riforma insomma è stata forte, decisa. Oggi gli italiani forse sono molto più consapevoli rispetto a prima. Oggi forse esistono più certezze ed almeno in teoria dovrebbero essere corsi molti meno rischi.