Il pignoramento dei beni deve tener conto di alcune limitazioni inviolabili. Conto corrente, immobili, auto, cosa può essere pignorato e cosa no.
Non tutti i beni sono pignorabili – fortunatamente – per i contribuenti debitori. Approfondiamo l’argomento per evitare di perdere tutto
Accumulare debiti è molto semplice da qualche mese a questa parte. Le spese sono onerose e le uscite mensili superano troppo spesso le entrate incidendo notevolmente sul budget familiare. I cittadini sono costretti, così, ad accettare alcune rinunce per limitare le spese ma ci sono alcune uscite che non possono essere eliminate dalla lista. Il riferimento è al mutuo, al canone d’affitto e alle bollette; se non si dovessero pagare le banche o il Fisco accerterebbero l’irregolarità per procedere poi, con l’invio di una cartella esattoriale o di un atto che avverte il debitore dell’espropriazione forzata dei beni per ripagare quanto dovuto. Il riferimento è al pignoramento di conti correnti, auto, case, fondi di investimento e molto altro.
Un debitore del Fisco o di una banca può perdere tanti beni attraverso il pignoramento – se non riesce ad evitarlo – ossia un’espropriazione forzata che viene messa in pratica qualora un cittadino non paghi quanto dovuto ripetutamente. Poniamo il caso di un debito con un istituto di credito. I beni pignorabili sono il conto corrente, i Fondi comuni di investimento, la casa e tutti i beni immobili. In caso di pignoramento del conto corrente potrebbero essere bloccate tutte le somme presenti oppure solo una parte qualora sul conto avvenga l’accredito dello stipendio. Nel caso del pignoramento della casa, invece, occorre approfondire la questione con riferimento alla prima casa. Il principio di impignorabilità della prima casa, infatti, non vale per le banche. Se l’Agenzia delle Entrate, dunque, non può toccare l’immobile a meno che non sia di lusso o pregio, gli istituti di credito possono rivalersi sull’abitazione di residenza del titolare del debito che ha precedentemente contratto un mutuo o prestito per l’acquisto della casa accettando l’ipoteca. Tra i beni pignorabili dalla banca citiamo, infine, la pensione – rispettando alcuni limiti normativi – e la macchina.
L’elenco dei beni pignorabili si affianca ad una seconda lista, quella dei beni che non potranno mai essere pignorati neanche in presenza di debiti dall’importo oneroso. Si tratta di oggetti indispensabili per la vita quotidiana oppure di grande rilevanza affettiva. Non sono pignorabili i letti dell’abitazione, i vestiti e la biancheria, gli album di foto, le sedie e i tavoli necessari per consumare i pasti, gli elettrodomestici, le armi che il debitore utilizza per un servizio pubblico, le lettere, i manoscritti, la fede nuziale e gli oggetti sacri.
Rientrano nel “limbo” degli oggetti non pignorabili i libri, il computer e tutti i beni indispensabili per svolgere l’attività lavorativa. La normativa prevede il pignoramento per un quinto solamente se il resto dei beni pignorati non è sufficiente a ricoprire il debito.