Senza alcun dubbio la bevanda preferita dagli italiani. Non c’è pranzo o cena con non lo preveda e non solo.
Gli italiani ed il caffè una storia d’amore che ha origini remote e che colloca questo legame indissolubile al di sopra di ogni confine. Non c’è italiano in giro per il mondo che non abbia la sana abitudine di prendere almeno una volta al giorno il suo adorato caffè espresso. Al bar o in casa propria cambia poco. Italiani e caffè vivono in un certo senso una intensa ed aromatizzata storia d’amore.
Altroconsumo in linea con quella che è di fatto la sua missione ha stilato una graduatoria molto interessante che in base ad una serie di fattori prova a fare chiarezza in merito a questo particolare articolo che mote volte è capace di scatenare vere e proprie dispute tra cittadini amanti di quello che spesso viene definito come qualcosa di quasi sacro in alcune culture italiane e non solo.
Miscele, aromi e chiaramente marchi diversi. Chiaramente il tutto diversificato in una proposta commerciale ai limiti dell’impossibile. Spesso le dispute di cui sopra nascono proprio dall’incredibile scelta che lo stesso mercato può offrire. L’esigenza della ricerca della graduatoria nasce probabilmente da questo, offrire insomma ai cittadini un punto di vista basato su fattori oggettivi che possano in qualche modo chiarire alcuni aspetti spesso relegati alla semplice opinione.
La classifica in questione nasce chiaramente dall’analisi di una serie di fattori, partiamo con il considerare ad esempio quello che è l’impatto di un singolo caffè, una tazzina di caffè fatta in casa nelle sue diverse modalità. Utilizzando la classica moka parliamo di un costo per tazzina di 0,15 centesimi, se utilizziamo una macchinetta a cialde 0,30 centesimi, mentre se utilizziamo una macchinetta a capsule siamo sui 0,50 centesimi a tazzina.
Se volessimo invece quantificare ciò che un italiano spende con l’acquisto del caffè al bar, considerando la media di tre caffè al giorno possiamo parlare di un prezzo mediamente su 1,20 euro. Quotidianamente insomma un italiano può spendere circa 3,60 euro al bar contro l’1,50 di chi prende il caffè in casa con macchinetta a capsule, 0,45 centesimi per chi utilizza la classica moka e 0,90 centesimi per chi utilizza la macchinetta a cialde.
Per a ricerca in questione, Altroconsumo ha analizzato 38 tipologie diverse di caffè, tra queste 18 di miscela arabica e 20 di miscele differenti. Verificata inoltre la presenza di TCA, un componente che consente alle muffe di venire fuori andando a costituire quello che è più comunemente chiamato “caffè verde”. Meno TCA vuol dire insomma meno rischi per l’uomo.
Il miglior marchio in assoluto alla fine della ricerca è quindi risultato Lavazza Qualità Rossa, con 81 punti. Secondo con 79 posti è risultato invece Conad Qualità Classica. Terzo posto infine con 71 punti per Splendid Classico. Il peggiore in assoluto è invece risultato Corsini Classico. Per quanto riguarda poi le miscele arabiche possiamo trovare il seguente podio. Primo posto per Kimbo Gold con 92 punti, secondo con 82 punti AltroMercato e terzo con 81 punti Splendid Aroma Oro. Il miglior caffè in commercio nel 2022 insomma ora sotto gli occhi di tutti, che possa essere il vostro prossimo acquisto?