Nonostante il poco gradimento degli italiani, il Bollo auto è destinato a restare al suo posto. Nessuna rimozione né sospensioni ulteriori.
Il Bollo auto è una tassa obbligatoria per tutti i possessori di un veicolo. A meno che, naturalmente, non si rientri in categorie esenti o aventi diritto a una riduzione.
Un concetto che, a quanto pare, di tanto in tanto è bene chiarire. Era stato necessario durante il periodo più duro della pandemia, quando alcune ammortizzazioni dei pagamenti avevano fatto credere, erroneamente, che la tassa fosse stata rimossa. Ed è anche più importante farlo ora, dal momento che da qualche giorno, in rete, circolerebbe una notizia riferita alla cancellazione del Bollo auto di qui a breve. Anzi, il titolo è abbastanza eloquente: “Addio al Bollo auto dl 31 ottobre”. Si tratta chiaramente di una bufala: nessun esponente del Fisco ha annunciato una rimozione della tassa, né tantomeno lo ha fatto il Governo. Il che significa la permanenza dell’obbligo di versare quanto richiesto per il possesso dell’automobile.
In realtà, l’affermazione della fake news fa leva sull’equivoco sorto circa un anno e mezzo fa, quando effettivamente lo stralcio delle cartelle esattoriali non saldate aveva rimosso quelle inferiori a 5 mila euro e riferite a un periodo di tempo fra il 2000 e il 2010. A seconda di determinati parametri reddituali dei contribuenti peraltro. Dal momento che la maggior parte delle cartelle faceva riferimento ai vecchi Bolli, si era diffusa l’erronea convinzione che la tassa fosse in procinto di essere abolita o comunque sospesa a tempo. Niente di tutto questo, né allora né oggi. Il Bollo auto, gestito peraltro dalle amministrazioni regionali (tranne che in due casi), è soggetto esclusivamente a modifiche o agevolazioni.
Bollo auto, attenti al fake: perché deve continuare a essere pagato
Qualunque notizia non ufficiale che parli di una cancellazione dev’essere categorizzata come una bufala. Il Bollo dovrà essere pagato nei tempi stabiliti, quindi entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza della tassa precedente. Altrimenti, si andrà incontro a un progressivo aumento dell’importo dovuto, da un 1,67% in più con un ritardo tra 30 e 90 giorni, e un 3,75% se si superano i tre mesi. Pochi contribuenti sono esenti dal pagamento. Fra questi, i possessori di auto immatricolate da più di trent’anni, disabili e caregiver. Le Regioni, inoltre, possono determinare sconti o agevolazioni particolari per chi sceglie di acquistare auto elettriche o ibride. Per il resto, meglio non affidarsi a fonti approssimative: il 31 ottobre il Bollo auto sembra destinato a restare esattamente al suo posto.
I carichi pendenti erano stati sì cancellati in quella data ma nel 2021. In pratica, più che di una fake news, si può parlare di una sorta di lapsus temporale. Non cambia comunque la sostanza: come tutte le altre tasse, anche quella sulla propria auto sarà bene che venga saldata entro i termini stabiliti. A meno che non si rientri nelle categorie esenti. Gli incentivi messi a disposizione per la circolazione sostenibile passano anche dall’abbonamento dalla tassa. Basti pensare alla Lombardia, che esonera dal pagamento per un periodo fra 3 e 5 anni chiunque abbia acquistato un’auto ibrida o elettrica. Uno sprint in direzione dell’energia pulita o quanto meno a impatto ridotto. Ma questa è un’altra faccenda.