Alla guida bisogna rispettare delle regole ben precise, per evitare di mettere a rischio sé stessi e gli altri automobilisti: il Codice della Strada sanzione i golosi.
Quando si è alla guida di una vettura ci sono delle regole comportamentali da assumere, che servono a ridurre il più è possibile il rischio di distrazioni e incidenti.
Può capitare di dover affrontare un viaggio lungo e di avere un languorino. Il conducente di una vettura in movimento non dovrebbe consumare pasti e bevande durante la guida.
Di fatto, il Codice della Strada non parla esplicitamente del consumo di alimenti durante la marcia, ma del divieto di staccare (per qualsiasi ragione futile) le mani dal volante.
In sostanza, vale la stessa regola che riguarda l’uso del telefono alla guida: tutto ciò che provoca distrazione al conducente e lo induce a non avere il totale controllo della vettura è potenzialmente pericoloso.
Per questa ragione, nel caso in cui si avesse fame o sete durante un viaggio in automobile, il conducente deve fermare la vettura e prendersi qualche minuto di sosta. In quest’occasione, potrà consumerà un pasto (possibilmente leggero) e si idraterà con dell’acqua.
Il Codice della Strada sanziona i conducenti che, mentre sono alla guida di un veicolo, consumano un pasto (anche se si tratta di toast o un panino).
In sostanza, tutto ciò che comporta l’allontanamento delle mani dal volante è considerato potenzialmente pericoloso e, per questo motivo, è da ritenersi un comportamento da sanzionare.
A tale proposito la legge si è espressa con due articoli:
Pur non esistendo un divieto specifico che impedisca al conducente di un veicolo di mangiare quando è alla guida del mezzo, è chiaro che non è possibile staccare le mani dal volante. Dunque, il conducente non può usare o taccare oggetti o alimenti che possono distrarlo e ridurre i tempi di reazione.
Nel caso in cui, le forze dell’ordine dovessero fermare un conducente nell’atto di consumare alimenti mentre è alla guida di una vettura, il Codice della Strada prevede una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 85 euro ad un massimo di 338 euro, in caso di violazione dell’art. 169.
Se, invece, l’infrazione riguarda l’articolo 141 la sanzione va da un minimo di 41 euro ad un massimo di 169 euro.