Bonifici a parenti, qual è la somma da non superare per non creare allarmismo nel Fisco? La generosità a volte non paga, facciamo attenzione.
La donazione di soldi tramite bonifico ad un parente deve tener conto di alcuni paletti piantati dall’Agenzia delle Entrate per non rientrare in un’operazione sospetta.
Un regalo ad un familiare non dovrebbe essere “pericoloso” eppure l’attenzione deve rimanere alta perché un bonifico ad un parente potrebbe indispettire il Fisco. La lotta all’evasione fiscale ha portato un aumento dei controlli delle transazioni di denaro per cercare di individuare movimenti sospetti e poco legali. Il fine è giustificabile, i mezzi anche dato che c’è di mezzo un reato grave ma il piccolo risparmiatore onesto rischia di finire intrappolato in una fitta rete di verifiche per banali errori. La Legge, però, non ammette ignoranza ed ogni cittadino è tenuto a conoscere le direttive della normativa per non violare regole o fornire al Fisco un motivo per indagare sulle proprie operazioni. I bonifici, nello specifico, devono seguire specifiche indicazioni per non risultare sospetti. Vediamo di cosa si tratta per capire quanti soldi è possibile regalare ai parenti.
Bonifici a parenti, cosa occorre sapere
Prelievi, versamenti, pagamenti, bonifici, l’Agenzia delle Entrate ha il potere e gli strumenti adatti per monitorare ogni operazione dei contribuenti rispettando la privacy di ogni cittadino. I movimenti devono risultare chiari per non destare sospetti e far avviare i controlli, da qui la paura di commettere qualche errore da dover, poi, giustificare al Fisco. Quando si parla di regalare soldi a parenti dobbiamo sapere che si rientra nel campo delle donazioni. Una donazione si dice indiretta se finalizzata ad uno scopo specifico come l’acquisto di un’auto oppure di mobili di arredamento per la casa. Si parla di donazione diretta, invece, quando il regalo non ha finalità precise e il figlio o il nipote può utilizzare il denaro come desidera. Compiute le premesse, è il momento di capire quanto e come donare soldi ai parenti.
Come gestire la donazione
Se la somma da regalare al parente non è elevata e rientra ampiamente nelle proprie possibilità (il Fisco verificherà l’ammontare sul conto corrente) è possibile procedere con un semplice bonifico in alternativa all’assegno non trasferibile. Basterà specificare nella causale che si tratta di una donazione con l’aggiunta del motivo del trasferimento dei soldi (matrimonio, compleanno, acquisto casa…). Ricordiamo che la scelta del bonifico è obbligata nel momento in cui l’importo superare il limite imposto per i pagamenti in contanti, ossia 1.999,99 euro per il 2022 e 999,99 euro dal 2023.
Se la cifra da donare è molto elevata – la Legge indica “non di modico valore” ma senza stabilire una somma in particolare – sarà necessario procedere con una scrittura dal notaio con la presenza di due testimoni. Da sapere, infine, che per le donazioni superiori ad 1 milioni di euro verrà applicata l’aliquota del 4%.