Lavare l’auto in strada fa sorgere il problema relativo alle norme in materia di inquinamento e deflusso delle acque. Ecco cosa dice la legge.
Non sempre è possibile portare la propria vettura a lavare presso un autolavaggio. Alcuni automobilisti decidono di lavare la propria automobile a casa o in strada.
In alcuni casi, si tratta di un modo per risparmiare. In altri casi, invece, si tratta di un vero e proprio passatempo che permette al proprietario dell’auto di trascorrere qualche ora a prendersi cura della propria vettura.
La legge non dispone limiti sulle modalità di lavaggio della propria vettura, tuttavia bisogna fare attenzione alle utenze e agli scarichi.
Non tutti dispongono di un cortile privato in cui è possibile effettuare il lavaggio dell’auto. In mancanza di un’area pertinenziale, si può optare per la strada e dunque per il suolo pubblico. In tal caso, è bene adottare alcuni accorgimenti pratici che servono a limitare eventuali problemi legali.
Ci riferiamo ha difficoltà legate alle utenze e agli scarichi. Per quanto riguarda la questione delle utenze, è opportuno ricordare che non è possibile utilizzare l’acqua del ad uso pubblico. Ci stiamo riferendo, dunque, l’acqua che sgorga dalle Fontanelle collocate per strada.
Inoltre, è opportuno evitare di spargere l’acqua sul suolo pubblico, ad esempio sul marciapiede. Questa accortezza serve a tutelare la sicurezza delle altre persone, siano essi pedoni o veicoli.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 15 del Codice della Strada sono disposti dei divieti che riguardano sia le strade che le aree di pertinenza e fanno riferimento a:
Lavare la propria vettura sul suolo pubblico rappresenta una violazione al DL n. 152 del 2006. La sanzione prevista per questo tipo di violazione è di tipo pecuniaria e va da un minimo di €105 a un massimo di 422 euro.
Con l’introduzione del decreto legge entrato in vigore dal 1° gennaio 2021 sono state introdotte delle importanti novità al codice. Queste novità riguardano principalmente la salvaguardia dell’ambiente e della collettività.
Tra queste vengono segnalate come infrazioni del Codice della Strada, le azioni in cui sono gettati dei rifiuti dal finestrino, di un’auto in sosta o in movimento.
Le sanzioni previste in questa fattispecie vanno da un minimo di €52 ad un massimo di €433. Se il veicolo è in movimento la sanzione raddoppia, con importi vanno da un minimo di €216 ad un massimo di €866.
In quest’ultimo caso, infatti, l’atto di gettare oggetti dal veicolo in corsa viene interpretato come un gesto potenzialmente criminale nei confronti degli altri.
Al cittadino sanzionato è riconosciuta la possibilità di pagare la multa entro 5 giorni e beneficiare di uno sconto del 30% dell’importo.
C’è un’altra agevolazione che è riconosciuta a coloro che effettuano il pagamento entro 60 giorni dalla sanzione, ovvero quella di non subire maggiorazioni di prezzo. Oltre il suddetto termine la multa deve essere pagata per intero, ovvero al doppio del suo importo. Fermo restando la possibilità di presentare ricorso al Giudice di Pace, entro 30 giorni o al Prefetto, entro 60 giorni.