L’installazione dei pannelli fotovoltaici è più semplice e adattabile praticamente a ogni superficie. E i costi saranno ammortizzati dal risparmio energetico.
Il futuro parlerà la lingua della sostenibilità. Il Governo lo ha deciso da tempo e, per questo, ha iniziato a legiferare in direzione dell’energia pulita, così da combinare incentivi e installazione di impianti ad hoc.
La famigerata transizione ecologica richiederà del tempo per assestarsi. Anche perché, al netto della situazione di emergenza economica che ancora viviamo, gli strumenti per trasferirla nel nostro quotidiano sono ancora perlopiù proibitivi. A fronte di una spesa approntata per il miglioramento degli standard energetici dei nostri edifici, però, potrebbe essere interessante sapere che esistono (e ne esisteranno di nuove) agevolazioni volte a favorire il passaggio, sia in termini di costi che di rientri sul piano detrattivo. L’installazione di pannelli fotovoltaici, ad esempio, con le nuove disposizioni entrate in vigore vedono semplificarsi le procedure di impiantistica.
Ora come ora, considerando lo sprint in direzione dell’energia pulita, i pannelli vengono considerati manutenzione ordinaria, anche nella loro messa ex novo. Gli interventi, in pratica, non saranno più legati all’acquisizione di permessi o ad altri atti amministrativi necessari per l’assenso. Una decisione che facilita l’accesso dell’utenza alle risorse utili alla svolta green. Senza contare che, una volta impiantati, i pannelli garantiranno circa trent’anni di vita senza bisogno di interventi di modifica o sostituzione. A meno di casi eccezionali, si intende.
Pannelli solari, come funziona la nuova legge: semplificazione e convenienza
Nelle ultime settimane si è parlato a più riprese dell’importanza di convertire le fonti fossili in energia rinnovabile. Da un lato per la questione ambientale e conservativa del nostro Pianeta ma anche per ragioni meramente di risparmio. Ottimizzare il proprio consumo domestico sarebbe il primo passo non solo per alleviare le sofferenze dell’atmosfera terrestre ma anche per salvaguardare i nostri risparmi. Un impianto fotovoltaico consentirebbe di risparmiare energia secondo la logica dell’autoconsumo, così da offrire il proprio contributo alle energie rinnovabili anche in termini di distribuzione delle stesse. È chiaro che, per far sì che funzionino, i pannelli dovranno essere installati in luoghi consoni (case o terreni che siano) e in grado di sfruttare appieno la luce solare. Al di là dell’esposizione (mai al nord) anche le caratteristiche del terreno vanno tenute d’occhio.
In pratica, prima di effettuare la spesa, sarebbe bene farsi consigliare da degli esperti. Essendo però ritenuti ora di manutenzione ordinaria, gli interventi saranno decisamente più accessibili: ad esempio, col modello unico semplificato sarà possibile installare impianti con potenza fra 50 kW e 200 kW. Importante, inoltre, stimare il rendimento potenziale dei pannelli, calcolando le condizioni di insolazione e la potenza di picco. Non dimentichiamo che molta dell’efficienza dipende dalle caratteristiche base, come la superficie disponibile o le stesse condizioni utili all’insolazione, quindi l’esposizione alla luce solare. Le dimensioni dell’impianto determineranno anche la durata dei lavori. Per quanto riguarda il costo, si tratta in buona sostanza di un investimento, ammortizzabile con l’ottimizzazione dei consumi. Il prezzo complessivo, negli ultimi 10 anni, è comunque sceso dell’80%. Anche questa è una logica di mercato: senza accessibilità, la svolta green rimarrebbe un obiettivo bello ma irraggiungibile.